La ciociara, è il film che andrà in onda su Rete 4 oggi, martedì 25 aprile 2017 e che tanti premi ha ottenuto dal suo esordio. Per la sua intensa interpretazione di Cesira, Sofia Loren vinse a soli 26 anni l’Oscar come Migliore Attrice Protagonista. La Loren non era presente durante la serata di premiazione e si trovava nella sua casa di Roma. Come lei stessa ha raccontato più volte, fu l’amico e collega Cary Grant a comunicarle la vittoria per telefono. Inizialmente il ruolo di Cesira fu proposto ad Anna Magnani, mentre la Loren doveva interpretare Rosetta. L’attrice, la prima italiana a vincere un Oscar nel 1955, rifiutò il ruolo per le notevoli differenze fisiche tra le due. Lo sceneggiatore Zavattini rimaneggiò il soggetto di Moravia, ringiovanendo Cesira, che nel libro era una donna di circa cinquant’anni. La pellicola è stata acclamata dal pubblico e dalla critica. Oltre all’Oscar, la Loren ha vinto anche un BAFTA, il David di Donatello, un premio a Cannes e un Nastro d’argento. Il film si è aggiudicato il Golden Globe per Miglior film straniero nel 1962. Nel 1988 Dino Risi ha realizzato una versione più estesa del film per la televisione. La Loren è tornata a vestire i panni di Cesira, al suo fianco Sydney Penny, Robert Loggia e Leonardo Ferrantini.



La ciociara è il film in onda su Rete 4 oggi, martedì 25 aprile 2017 alle ore 15.45. Una pellicola di genere drammatica, manifesto del neorealismo italiano, La Ciociara, è uscita nel 1960 con la regia di Vittorio De Sica, che insieme allo sceneggiatore Cesare Zavattini ha portato sul grande schermo il romanzo di Alberto Moravia. Gli attori principali sono Sofia Loren, Eleonora Brown, Jean-Paul Belmondo, Carlo Ninchi, Raf Vallone, Andrea Checchi, Emma Baron e Pupella Maggio. Ma vediamo la trama del film nel dettaglio.



La storia è ambientata a Roma nel 1943, durante la Seconda Guerra Mondiale. Cesira è una donna sola e indomita, che non si è mai lasciata scoraggiare dalla fame e dai bombardamenti. Qualche tempo dopo la morte del marito, Cesira decide di lasciare la città e rifugiarsi nel suo paese d’origine, Sant’Eufemia, insieme alla figlia Rosetta. Tutelati i suoi pochi beni, grazie all’amico Giovanni, che prende in custodia il negozio di famiglia le due partono verso la valle di Fondi. Il tragitto è impervio e pieno di pericoli, dovuti soprattutto ai continui bombardamenti alleati e alla mancanza di cibo. A Sant’Eufemia, la donna conosce Michele, un antifascista coraggioso e senza paura. I due, dopo un iniziale attrito, s’innamorano e anche Rosetta sembra accettare la nuova presenza in casa, vivendo un periodo felice. Poco tempo prima della Liberazione del 1945, Michele è fermato da una pattuglia tedesca, che lo costringe a fare da guida ai soldati tra i monti. Dell’uomo si perdono le tracce ma con l’annuncio dell’imminente fine della guerra, Cesira e Rosetta decidono di rientrare a Roma. Le due donne, stanche per le molte ore di cammino, decidono di trascorrere la notte in una chiesa diroccata. Nel luogo sopraggiungono, però, dei soldati marocchini, che abusano di entrambe. Il mattino seguente la donna disperata inveisce contro di loro e li insegue per poi cadere rovinosamente a terra. Mentre Cesira cerca di farsi forza, Rosetta sembra non reagire e diventa apatica. Poco dopo un camionista offre loro un passaggio e circuisce Rosetta, regalandole poi un oggetto di poco valore. Arrivate a Roma, madre e figlia scoprono della tragica morte di Michele, fucilato tra i monti di Fondi dai tedeschi. La notizia scuote nel profondo la catatonica Rosetta, che disperata si lascia andare a un lungo pianto insieme alla madre. Entrambe scoprono, nonostante tutte le tragedie subite, di poter contare ancora l’una sull’altra.

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