Il film The Startup racconta la storia di Matteo Achilli fondatore della startup Egomnia. Proprio quest’ultimo sarà presente nello studio di Che tempo che fa con il produttore del film, Luca Barbareschi, e l’attrice, Matilde Gioli. Sicuramente ci saranno diverse situazioni da chiarire e Matteo Achilli potrò raccontare alcune delle sue passioni e da dove è nata la volontà di lanciare una cosa importante come Egomnia che ha dato vita a una realtà interessante. Un uomo che si è fatto da solo, imprenditore del moderno selfmade e bravo a realizzare un sogno che portava dentro da diverso tempo. Sarà interessante capire anche come si comporterà di fronte al pubblico e alle domande di Fabio Fazio su Rai Tre. (agg. di Matteo Fantozzi)



E’ uno dei personaggi del momento e a soli 25 anni ha già un film a lui dedicato. Stiamo parlando di Matteo Achilli, creatore del motore di ricerca di lavoro Egomnia. Achilli nasce a Roma nel 1992, elabora l’idea che gli ha cambiato la vita durante l’ultima anno di liceo. Matteo ha studiato alla Bocconi di Milano e ha deciso di dare una svolta alla sua esistenza combattendo le ingiustizie sociali come il licenziamento del padre e le mancate convocazioni alle gare di nuoto. Nel 2012, in questo modo, lancia la piattaforma Egomnia investendo parte della liquidazione del padre e dando origine a un portale che possa mettere in contatto in modo meritocratico i ragazzi in cerca di opportunità nel mondo lavorativo. Il lavoro di Matteo da i suoi frutti e Egomnia diventa un valido strumento per l’Italia per combattere i favortismi e oggi vede oltre 850 mila iscritti con 1200 aziende clienti come Vodafone e Microsoft.



La figura di Matteo Achilli sta facendo discutere tutti in Italia, sui social e non solo. C’è chi lo considera una sorta di Zuckerberg italiano e chi invece reputa il suo esperimento come un vero e proprio danno per le startup. Infatti, viene spesso additato come il creatore di un Linkedin-bis con pochi iscritti. A suo dire, in realtà, questi stanno aumentando di giorno in giorno proprio grazie alla pubblicità portata dal film ma non vuole dichiararne la reale entità per poter fare un’operazione ad hoc. Matteo Achilli è un talento della comunicazione, in grado di imporsi nel mondo dei media ma che rischia di soccombere al suo ego smisurato. Dopo che la BBC lo ha inserito tra i Next Billionares, sono fioccati articoli su di lui ma, come dichiara il portale Focus Net, sembrerebbe che il giovane enfant prodige possa aver rilasciato dichiarazioni non corrispondendi alla realtà e che sono servite solo a costruire un personaggio forte mediaticamente ma nient’altro, ridicolazzando, oltretutto, gli startupper veri e propri che con enorme fatica portano avanti i loro progetti. Non a caso, si parla di successo che non esiste riguardo Egomnia (dal latino Io sono ogni cosa). I numeri reali non corrisponderebbero a quelli dichiarati da giorali internazionali e circa il 33% dei profili degli iscritti risultano inattivi. Insomma, qualcosa non torna, così come la pellicola.



Sicuramente, fare un film su un personaggio poco conosciuto come Matteo Achilli si assume un rischio enorme e rischia di essere un’arma a doppio taglio sia per l’imprenditore che per i fautori della pellicola stessa. I primi pareri del film di Alessandro D’Alatri, infatti, non sono propriamente lusinghieri. Il giudizio dei critici è severo, dando la colpa al regista di aver fatto aderire troppo il suo pensiero a quello del protagonista. In merito a The Startup, Matteo Achilli ha dichiarato di essere stato contattato dal regista e dal responsabile creativo nel 2013. Da lì è nato l’idea della pellicola che secondo lui è “da serie A”. Insomma, nonostante le critiche, per il giovane è un periodo d’oro dato che presto uscirà anche un libro edito da Rizzoli.