Le donne sono state quasi un’ossessione per Andrea Roncato, ma i soldi sono stati una vera e propria dipendenza. Lo ha rivelato lo stesso attore, uscito allo scoperto in un’intervista per Il Fatto Quotidiano. «Per soldi ero pronto a tutto, non rifiutavo nulla. Ho ceduto a film pessimi, direi vergognosi», ha ammesso. Una presa di coscienza che lo spinge a definirsi «un cane» per i ruoli interpretati negli anni Ottanta, senza concedersi attenuanti. All’epoca non ci pensava, preso com’era appunto dai soldi e dalle donne. «Ci ho provato con tutte», ha svelato Andrea Roncato, spiegando che ama adularle, farle sentire importanti e desiderate. Ci ha provato con così tante donne da non ricordare tutte quelle con cui è stato: «E sono cascato in alcune gaffe imbarazzanti».
Anni di baldoria e feste con Silvio Berlusconi: «Usciva con noi, veniva in discoteca». Una delle sue fidanzate è stata Moana Pozzi, che ha conosciuto quando non era ancora una pornostar, ma solo un’attrice da comparsa. Poi l’ha lasciata: «Fisicamente non riuscivo a starle dietro, era come mangiare cinque vasetti di Nutella al giorno: dopo un po’ uno si deve arrendere».
Nel passato di Andrea Roncato ci sono anche momenti particolarmente difficili, come la fase della cocaina: «Nel periodo della televisione, in quegli ambienti era normale, non potevi tirarti indietro. O meglio: non ero in grado di estraniarmi, dovevo sentirmi alla pari». Gli trasmetteva un falso senso di onnipotenza: «Poi magari mi trovavo a letto con due o piu` donne e non ero in grado di farci nulla. La cocaina altera tutto». E quella libidine scaturita dalla capacità di andare anche con una persona meno graziosa.
Andrea Roncato ha provato a usare la televisione per veicolare messaggi contro l’uso della droga, per lanciare l’allarme per i ragazzi, ma è finito nel mirino: «Mi sono trovato additato, e anche da persone che a loro volta stanno sotto la polverina, ma restano zitti o peggio mantengono un atteggiamento ipocrita, quando basta guardare meglio la tv per riconoscere la loro dipendenza». All’attore basta uno sguardo per riconoscere chi, tra quelli che lavorano in tv, consuma droga.