Il secondo servizio sul sushi di Nadia Toffa a Le Iene Show ha entusiasmato così tanto il pubblico che l’inviata del programma ideato da Davide Parenti tornerà a parlarne quest’oggi in una diretta social. La Toffa lo ha annunciato poche ore fa in un post pubblicato per ringraziare Feng, il ristoratore che ha deciso di sottoporre il suo sushi ai test per provare la freschezza delle materie prime da lui impiegate nel ristorante: ”Oggi pomeriggio alle 18.00 sarò in diretta sul facebook de Le Iene per parlare di Feng e per rispondere a tutte le vostre domande”. Visto il grande successo del servizio, commentatissimo sui social, siamo sicuri che saranno in tanti gli utenti di Facebook che si collegheranno con Nadia per le chiederle del mitico Feng, diventato “eroe” sui social in poche ore. (Aggiornamento di Linda Irico)



Sui social sono tutti pazzi per Feng, il ristoratore che ha “sfidato” Nadia Toffa dopo il servizio de Le Iene Show che metteva in dubbio la freschezza dei prodotti usati in molti ristoranti giapponesi che propongono la formula “all you can eat”. Alla fine ha avuto ragione lui e sui social i telespettatori sono impazziti per questo imprenditore coraggioso che ha accettato di far testare i suoi prodotti. Stamane Nadia Toffa gli ha dedicato un post su Instagram, postando l’immagine del loro abbraccio in studio: “Ciao ragazzi, voglio condividere con voi l’emozione sincera che ho provato per Feng ieri sera. Quest’uomo non è solo coraggioso, ma di grande cuore, onesto, trasparente. Raramente ho conosciuto una persona così vera e sincera. Quando stavo aprendo i risultati delle analisi mi tremavano le mani per lui: si stava giocando la sua vita con grande onore! Feng per una volta l’audacia ha ripagato una brava persona! Ti meriti tanto e sei un esempio per tutti noi. Grazie evviva i tuoi SUSHI YE!!! Continua così che stasera o domani passo per una mangiata di sushi”. Clicca qui per vedere il post e tutti i commenti. (Aggiornamento di Linda Irico)



Feng avrà pure rischiato tanto ma non si interpellano o stuzzicano Le Iene se non si è sicuri di avere un ottimo risultato o almeno questo è quello che si spera. La storia dell’ All You Can Eat sembra essere stata costruita ad ok proprio per il “bene” di Feng che non solo ha dimostrato a tutti che il suo locale propone piatti ottimi a livello di qualità ma che i prezzi sono alla portata di tutti. Se a questo ci aggiungiamo la questione personale, le lacrime, la paura, il pezzo è servito e su Twitter ieri non si parlava d’altro tanto che il ristoratore è finito subito in tendenza tra chi aveva per lui parole di stima e conforto e chi, invece, ha visto nel servizio solo un tentativo di pubblicità gratuita andata a buon fine e di questo ne siamo sicuri alla luce dei risultati ottenuti. Adesso tutti a mangiare Sushi da Feng sperando che la sua catena di ristoranti (visto che è già a tre) si moltiplichi ancora premiando la quantità e il lavoro fatto “col cuore” come lui stesso ha rimarcato tante volte facendo commuovere la stessa Nadia Toffa. (Scalise Piera)



Le Iene Show si sono occupate nuovamente di sushi e di All You Can Eat, una formula che sta riscuotendo successo in Italia ma che non sempre rispetta le norme imposte per la sicurezza alimentare. La Iena Nadia Toffa si è allora recata in un altro ristorante sushi, che ha sponsorizzato la propria attività tirando in ballo proprio il servizio precedente de Le Iene. Il signor Feng, titolare di questa attività, sente di non avere nulla da temere e lo ha messo nero su bianco sui volantini per invogliare i clienti a recarsi nella sua attività. La sfida è stata raccolta da Le Iene, che si sono recati nel ristorante in questione per sottoporlo agli stessi controlli che avevano interessato altre attività finite precedentemente nel loro mirino. «Ho avuto paura, perché ho fatto un investimento grosso e non mi aspettavo questo calo, quindi mi sono inventato lo slogan», si è giustificato Feng, il quale ha raccontato di aver investito 500mila euro per il suo ristorante e di avere 19 dipendenti, tutti in regola. Non ha mostrato alcuna reticenza alla proposta di analizzare il suo pesce, ma preoccupazione per i risultati. «Se i risultati sono brutti chiudo il ristorante», ha promesso. Ma non è tenuto a mantenere la parola, perché le analisi di laboratorio hanno confermato che i suoi prodotti sono di qualità.

All You Can Eat e sicurezza alimentare: un binomio che negli ultimi mesi è rimbalzato fra le varie testate giornalistiche. La formula economica proposta dai locali, per lo più concentrati sulla somministrazione di sushi, ha letteralmente spopolato anche in Italia. In particolare il fenomeno è esploso a Milano, dove sono diversi gli esercizi orientati nell’offrire ai propri clienti pesce crudo a basso costo. L’attenzione pubblica è così tanto che anche Nadia Toffa, inviata de Le Iene Show, aveva voluto chiarire alcuni punti: gli All You Can Eat rispettano le norme previste dalla sicurezza alimentare? La polemica è scoppiata immediatamente, anche per quanto riguarda la controparte. In particolare un All You Can Eat di Milano ha voluto promuovere la propria attività diffondendo dei volantini al grido di “Non temiamo le Iene, il sushi lo facciamo bene”. Data la sfida aperta, Le Iene sono volute ritornare ad approfondire il caso, verificando con i propri occhi se l’esercente in questione rispeti davvero le norme igenico-sanitarie. 

Il precedente servizio de Le Iene Show sugli All You Can Eat di Milano ha fatto luce su un problema piuttosto importante. Una volta analizzati i campioni di diversi locali, Nadia Toffa ha rilevato infatti che cinque All You Can Eat analizzati su otto somministravano sushi con una forte presenza di batteri, come lo staffilococco e l’escherichia coli. Solo tre invece erano rientrati approssimativamente nei parametri. Tuttavia, nel caso dei locali che non hanno superato il test, il dato emerso è più che allarmante. Nei campioni prelevati infatti i batteri rilevati arrivavano anche a 860.000 unità, contro i 10.000 tollerati dal protocollo sanitario italiano. Un particolare preoccupante soprattutto se si confronta con il valore di riferimento registrato invece dai ristoranti giapponesi più celebri, pari a meno di 100.