Sarà protagonista di un tour dove proporrà l’album dedica al collega scomparso Pino Daniele. Queste le sue parole in merito a I Fatti Vostri: “C’è dentro un inedito dedicato a Pino Daniele. Parte il 22 maggio un tour proprio su questo. Dovendo scrivere, visto che sono autrice, in questa raccolta ci siamo ispirati a Pino Daniele riproponendo le sue opere più belle. Ho scritto una canzone dedicata a Pino Daniele anche se non sono per la nostalgia. Volevo scrivere qualcosa di affetto. Ho preso in prestito la parlesia che è parlata da tutti i cantanti napoletani. La parola ‘O Jammone significa il Boss. L’abbiamo poi suonata e cantata al recente Concerto del Primo Maggio a Roma“. Non solo musica però, perché Teresa De Sio spiega: “Ora sto lavorando al terzo romanzo. Mi sono scoperta scrittrice dopo aver scritto tanta musica per venti anni. Ho uno spirito avventuristico e mi piace andare a cercare situazioni interessanti. Ho collaborato con artisti più vari possibili. E’ capitato che ho scritto un racconto. Un editore salentino mi ha fatto scrivere un breve racconto sul tema del tarantismo, sono stata a lungo dentro questo anche per i miei studi. Facevo antropologia negli anni ottanta. La cosa è finita sul tavolo di Einaudi che mi ha spronato a scrivere di più”.
È stata oggi ospite a I Fatti Vostri dove Giancarlo Magalli ha ripercorso alcuni passi della sua carriera. Si parte dal 1982 quando uscì un album autore di record davvero impressionanti: “Il mio disco “Teresa De Sio” del 1982 ebbe successo perché era, come spesso capita, la cosa giusta e che si attendeva. Era il suono che mancava. Ho avuto la fortuna e la capacità di essere la portatrice di questo. Era in napoletano e questa era la marcia in più. Anche chi non lo capiva lo voleva ascoltare. E’ una lingua il napoletano che ha un suo status internazionale perché è stata portata in giro nel mondo. E’ musicale e come tutti i dialetti trasporta dentro un mondo. Racconta un’altra visione che anche non si capisce viene percepita”. Si parla anche della nascita di questo amore per la musica popolare: “Mi ricordo che l’inizio del mio viaggio nella musica è stato fondamentale grazie a persone che mi hanno fatto scoprire la musica popolare. Io andavo a scuola e avevo in testa altri progetti nella mia vita. L’incontro fu fulminante perché Edoardo Bennato mi fece scoprire la potenza della musica popolare e della nostra cultura. Pensavo prima che la cantante era un modo per fare musica leggera o imitare gli autori di oltreoceano. Lì ho trovato le radici del mio stile“.