Yvonne Elliman è la protagonista della serata musicale dedicata al ricordo de I Migliori Anni. La cantante porta in scena il suo grande successo supportata da una coreografia d’eccezione, nata per ricordare e per esaltare il periodo che ha fatto da contorno alla sua lunga e gloriosa carriera. Lo studio si accende di musica, suoni e colori, mentre il pubblico in sala si lascia trasportare dalle note della canzone. “Questa grandissima cantante, è stata protagonista nel ’77 della febbre del sabato sera”, chiosa Carlo Conti, che non può fare a meno di ricordare come l’ospite, nel ruolo di Maddalena, sia stata protagonista di un musical dal titolo “Jesus Christ Superstar”, rimasto nella storia della mondiale del teatro. L’omaggio della cantante al meraviglioso periodo rappresentato dagli anni ’70 è un successo, riuscirà la sua decade a trionfare nella serata dedicata ai ricordi? Lo scopriremo nel corso della serata. 



A I migliori anni, lo show condotto da Carlo Conti su Rai Uno, c’è grande attesa per Yvonne Elliman, indimenticabile Maria Maddalena di Jesus Christ Superstar, una delle migliori pellicole degli anni ’70. Nel musical sulla vita del Redentore, l’artista di Honolulu interpreta in particolare una intensa ballata, I don’t know to love him, che è rimasta letteralmente impressa nel cuore di chi ha avuto la ventura di assistere al film. 



Nata nel dicembre del 1951, Yvonne Elliman ha iniziato la sua carriera nel mondo dello spettacolo facendo da corista per Eric Clapton. La grande popolarità è però arrivata quando fu prescelta per Jesus Christ Superstar, riedizione cinematografica di un musical che aveva letteralmente spopolato a Broadway negli anni precedenti. Il regista, Norman Jewison non ebbe eccessivi dubbi nell’indicare lei come interprete ideale per la parte di Maria Maddalena. Una scelta fortunata, considerata l’eccellente prestazione da lei fornita sia a livello drammaturgico che di cantante. 

Va però sottolineato come per la Elliman si sia trattato in effetti di un vero e proprio colpo di fortuna, se si pensa che la parte sarebbe dovuta essere di Reneè Softer, una grande artista teatrale della stessa epoca. Famosa anche a Broadway, proprio lei ha rilasciato di recente un’intervista in cui ha affermato di essere in pratica stata fatta fuori da una raucedine che le impedì di partecipare al preventivato casting per la pellicola. Affermando inoltre di avere dalla sua l’appoggio di Tim Rice e Andrew Lloyd Webber, la coppia di autori che erano rimasti impressionati dopo averla vista sul palco del Biltmore Theatre nel 1968. Sebbene il suo ruolo in quella occasione fosse abbastanza secondario, gli autori di Jesus Christ Superstar ebbero modo di notarne la presenza scenica e le doti canore, ben cinque anni prima. Ha anche affermato che lo stesso Ted Neely, l’interprete di Gesù Cristo, avrebbe dal canto suo affermato che lei era l’unica in grado di sostenere quella parte. Affermazioni forse esagerate, considerato il modo in cui Yvonne Elliman affrontò poi la prova che l’avrebbe consacrata definitivamente. E’ stato proprio Lloyd Webber a ricordare dal canto suo, come la disperazione indotta dalla raucedine della Softer provocò grande disperazione nell’ambiente, scioltasi solo quando una sera la Elliman fu notata in un locale di Londra. Le sue doti vocali fecero immediatamente colpo sul gruppo e la parte le fu assegnata senza ulteriore indugio. In seguito, la sua carriera è però rimasta sostanzialmente legata ad un ruolo forse troppo ingombrante e non è mai decollata veramente, anche se ha avuto modo di farsi notare per la partecipazione alla colonna sonora di Saturday Night Fever, in cui interpreta un brano scritto dai Bee Gees, If I Can’t Have You. A spingerla ben presto ai margini della scena artistica ha contribuito anche la sua decisione di concentrarsi sulla famiglia, dopo essersi sposata all’inizio degli anni ’80. La sua partecipazione a I migliori anni, sarà quindi una ottima occasione per ricordarla ai tanti appassionati italiani della celebre opera cinematografica sull’ultima settimana della vita di Gesù Cristo.