” – Mimmo Paladino è tra gli ospiti che verranno intervistati da Fabio Fazio nella puntata di oggi di Che tempo che fa. L’artista sannita sta realizzando un film dal titolo “Ho perso il cunto”, che è stato presentato in anteprima allo Sky Festival con alcune parti montate per l’occasione. Sulla sua pagina Facebook ha condiviso il ritaglio di una articolo a lui dedicato dal Corriere della sera. Nell’intervista l’artista racconta: “Amo molto il cinema, ma l’altra esperienza risaliva a dieci anni fa, quando realizzai ‘Quijote’ con Lucio Dalla e Peppe Servillo. Era il momento di riprovarci, mettendo al centro numeri e bambini”. Sulla scelta del tema, Mimmo Paladino spiega: “Sono partito dalla matematica, che in passato mi sembrava incomprensibile, ma che ho riscoperto nelle sue valenze più magiche. In tutte le fiabe c’è sempre un ruolo per i numeri e ho pesato ad ‘Alice nel paese delle meraviglie’, quando la Regina Bianca chiede quanto faccia uno più uno, più uno, più uno…e lei risponde: non lo so, ho perso il conto”. Clicca qui per leggere tutta l’intervista.
Ci sarà anche momento per l’arte a Che tempo che fa con la presenza in studio di Domenico ”Mimmo” Paladino. Questi è uno degli esponenti principali della Transavanguardia, il movimento che ha fondato Achille Bonito Oliva nel 1980. Questo ha le sue fondamenta nella crisi economica che caratterizzò il decennio nel quale è stato fondato. Portò a una ventata d’aria fresca nella produzione culturale, riprendendo le difficoltà delle avanguardie in crisi proprio per questi motivi. Mimmo Paladino spiegherà nello studio di Fabio Fazio i suoi prossimi progetti e sarà un piacere sentirlo parlare perché è un artista completo e uomo di grandissima cultura che sicuramente regala sempre proposte intelligenti e novità che possono portare a situazioni sempre di maggiore crescita spirituale. (agg. di Matteo Fantozzi)
Il 14 maggio nel programma Che tempo che fa sarà presente anche Mimmo Paladino, chiamato ad abbellire la città di Brescia, in un percorso a ritroso nella Brixia Contemporary, progetto pluriennale del capoluogo. Paladino è sembrata la personalità più indicata per inaugurare questo ambizioso progetto, per la sua capacità di alimentare la storia e trasformare gli archetipi narrativi del ‘900 come ha detto il direttore di Brescia Musei Luigi Di Corato. Molte delle installazioni di Palladino saranno realizzate grazie alla collaborazione con imprese del territorio. Cavalli, cavaleri, elmi e scudi spezzati saranno l’esercito di opere di Mimmo Paladino che occcuperà Brescia fino al 7 gennaio 2018.
È un artista, pittore, sculture e incisore italiano, principale esponente della Transavanguardia. Le sue opere sono collocate nei principali musei internazionali come il Metropolitano Museum of Art di New York. Il suo amore per l’arte inizia negli anni ’70 quando vive il fervore della città meneghina. Nel corso del 1977 inizia delle realizzazioni a muro e nel 1978 compie il suo primo viaggio a New York, dove diventerà protagonista di diverse occasioni espositive. Gli anni ’80 sono molto prolifici dal punto di vista espositivo e a partire dal 1982 ottiene dei riconoscimenti a livello internazionale, anche grazie ai suoi numerosi viaggi.