, detto l’Agricoltore, Isidoro Lavoratore o Isidoro Agricola per distinguerlo dall’omonimo teologo Sant’Isidoro da Siviglia. Sant’Isidoro l’Agricoltore nacque in Spagna da una famiglia molto umile e per tutta la vita fu un semplice agricoltore. Si dice che fu un uomo estremamente pio e gli sono attribuiti diversi miracoli, il più celebre dei quali è il cosiddetto miracolo del pozzo. Un bambino era caduto in un pozzo ed era impossibile recuperarlo. Isidoro si ritirò in preghiera e le acque del pozzo stesso si alzarono fino a riportare in superficie il bambino, che fu così salvato. Secondo un altro miracolo, degli angeli scesero dal cielo per lavorare la terra di Isidoro, lasciandogli così il tempo per pregare.



Anche sua moglie, Maria Toribbia, fu beatificata ed è oggi nota come Maria de la Cabeza. Sant’Isidoro Lavoratore fu invece canonizzato nel 1622 da Papa Gregorio XV. Dopo la canonizzazione le sue spoglie hanno subito diversi spostamenti, ed oggi sono ospitate nella cappella dedicata al Santo all’interno della Cattedrale dell’Almundena a Madrid. Altre reliquie del Santo si trovano invece in Italia, nella parrocchia di Santa Maria Ester in Acquaviva Collecroce in Provincia di Campobasso. Sant’Isidoro Agricoltore è considerato, in virtù del suo lavoro, protettore dei contadini, dei campi, dei raccolti e dei braccianti agricoli.



Sant’Isidoro l’Agricoltore è particolarmente venerato in Spagna, suo paese d’origine, in molti paesi sudamericani e in Sardegna. Il Santo è patrono di molte parrocchie italiane, fra cui Villanova d’Asti, Rivalta di Torino, Canneto Sabino, Farnese e Rivoli Veronese. In molti paesi d’Italia nella seconda domenica di maggio avvengono festeggiamenti dedicati a Sant’Isidoro, generalmente dedicati alla primavera e al lavoro nei campi che in questa stagione entra nel suo momento più intenso.

Questi festeggiamenti comprendono a seconda dei casi, processioni con la statua del Santo, giochi della tradizione contadina e sfilate di trattori, mezzi agricoli e animali tipici delle feste del ringraziamento. Una delle parrocchie dedicate a Sant’Isidoro è quella di Schiavon, in Provincia di Vicenza. Quest’ultimo è un piccolo paese, probabilmente di origine romana. Le prime notizie della presenza del paese risalgono però al XII secolo. Oggi Schiavon è un piccolo comune di 2600 abitanti.



Oltre a Sant’Isidoro l’Agricoltore, il 15 maggio si festeggiano anche San Liberatore, vescovo e martire, San Simplicio di Fausania, San Reticio vescovo, Sant’Ellero di Galeata e Santa Cesarea, una donna vissutoa nel XIV secolo vicino ad Otranto che passò buona parte della sua vita adulta come eremita in una grotta vivendo di preghiere e privazioni. La sua fama si diffuse tanto che dopo la sua morte fu eretta vicino alla grotta in cui visse, una chiesa. Il suo culto è molto diffuso in tutta la Puglia.