Dario insieme al sostituto procuratore vanno dal medico legale, per capire cosa sia successo a Gaspare; il dottore gli spiega che riporta una frattura del midollo cervicale, quindi è stato ucciso, ed hanno inscenato il suicidio. Dario in caserma, riceve l’invito ad un ricevimento a casa Melendez, dove ovviamente non mancherà. Dario vuole vederci chiaro, e tra un’indagine e l’altra, riceve una sorpresa: sua figlia Noa è a Trapani per passare qualche giorno con lui. I due si vedono a pranzo, e parlano tanto. La bambina chiede al padre di trasferirsi in America, per stare più vicini, ma Dario le spiega che per il momento non può perchè è impegnato con il lavoro, ma che prima o poi troveranno un giusto compromesso a quella distanza. Il procuratore è arrabbiato con Dario, che ha richiesto l’autopsia di Gaspare senza il suo consenso. Gli animi si surriscaldano, perchè il commissario gli spiega che sta negando il fatto che dietro tutta quella storia c’è la mafia.



Il procuratore gli mostra un articolo, che stava per uscire su un giornale del posto, su suo padre, e che lui ha evitato la pubblicazione proprio per proteggerlo. E’ in quel preciso istante che Dario va alla ricerca del referto autoptico di suo padre; dove nota che c’è scritto che Giuseppe Maltese ha riportato una lacerazione del midollo spinale cervicale, che come in Gaspare porta ad escludere il suicidio, ma nel referto di suo padre c’è scritto che è stata quella lacerazione a portarlo alla morte. Dario va alla ricerca del medico che fece quella autopsia, e il dottor Cavasino spiega che quella frattura era stata causata da un ipotetico salto che il padre aveva fatto dalla poltrona per lasciarsi penzolante. Solo dopo l’ennesino incubo Dario rivede la scena in cui trova suo padre in quella stanza, ma le ginocchia di Giuseppe sfioravano il pavimento, quindi non aveva fatto nessun salto. Dario ritorna dal medico, che stavolta gli chiude la porta in faccia. Dario va dal questore per dirgli dell’autopsia e di tutti i dubbi sulla morte di suo padre, ma Aldo spiega che Giuseppe si era davvero innamorato di quella sedicenne. 



Dario, dopo quell’incontro con Aldo, spiega ad Elisa, che ha davvero scoperto che il padre abusava della sua amica, e per circa 25 anni ha creduto al contrario. In aeroporto da New York arrivano le 3 donne del marsigliese, che vanno direttamente in banca, dove vengono accolte come delle regine; e per iniziare a stringere il campo, bisogna smantellare la raffineria del marsigliese, dove il blitz riesce alla grande. 
Dario presenta Elisa a Noa, e la serata procede abbastanza bene, tanto che i tre si rivedranno per una gita insieme. 

Va al ricevimento a casa Melendez, dove il marito di Giulia gli presenta sua moglie, suo fratello, il senatore, il sindaco e il sottosegretario. Dario, parla con Giulia, e le racconta che sa che si faceva chiamare Wanda, ed aiutava il commissario Peralta nelle indagini; lei prima lo nega, ma poi tramite una cameriera le manda un biglietto dove le dice che deve cercare la barca di Gianni. Dario trova la barca di Gianni in un fiume, e all’interno di essa trova una mappa con un binocolo. Quella mappa porta Dario nella Valle del Belice, dove vi era un aeroporto internazionale. L’aeroporto voluto dal sindaco e il senatore Melendez, costruito da Giuseppe Caporale, al quale andavano tutte le gare d’appalto per le costruzioni con finanziamenti pubblici. Con l’aiuto di un ex colonnello dei carabinieri, Dario indaga sui proprietari dei terreni dell’aeroporto e scopre che sono tutti anziani. In caserma arriva la telefonata della morte del senatore Melendez, e Dario decide di andare nella villa, ma quando arriva è troppo tardi, e trova Giulia, suo marito e la loro bambina senza vita.