Fabrizio Corona è stato minacciato dalla ‘ndrangheta: lo ha rivelato l’agente di polizia che aveva il compito di seguire l’ex fotografo dei vip. Il processo milanese all’ex agente fotografico continua a regalare colpi di scena: un poliziotto del Commissariato Porta Garibaldi-Venezia di Milano, che doveva verificare se l’ex re dei paparazzi rispettasse le prescrizioni impostegli dopo l’affidamento in prova, ha raccontato nella sua testimonianza che Giuseppe Sculli sarebbe stata una seria minaccia per Fabrizio Corona. Il calciatore, nipote del boss della ‘ndrangheta Giuseppe Morabito (detto U Tiradrittu), gli aveva fatto una richiesta estorsiva, quindi l’ex fotografo «era molto spaventato anche perché Sculli è un grosso malavitoso».
Quando allora lo scorso Ferragosto esplose una bomba carta sotto l’abitazione di Fabrizio Corona, l’agente pensò immediatamente a Giuseppe Sculli. Lo stesso ex re dei paparazzi raccontò al poliziotto di essere ricattato dal calciatore, con cui ci fu pure una lite in un bar di Milano. «Io gli ho sempre detto di denunciare quell’estorsione ma lui preferiva evitare», ha spiegato il poliziotto, secondo cui il pericolo era serio. «Temevamo conseguenze, la storia si stava allargando e stava prendendo una brutta piega». Lo stesso Fabrizio Corona nelle precedenti udienze ha attribuito la responsabilità della bomba carta a Luigi Favoloso, compagno dell’ex moglie Nina Moric, che verrà ascoltato il 23 maggio prossimo.