Bella Brown, orfanella salvata dalle anatre e cresciuta in un istituto, è diventata una giovane donna con un’ossessione per l’ordine e la pulizia dentro casa e una fobia assoluta per le piante e il mondo vegetale. Per questo motivo ha lasciato il giardino dell’appartamento londinese in cui vive nel caos più completo, mentre nella dispensa le scatole di legumi sono allineate alla perfezione. Tale incuria rischia di farla sfrattare, come poco gentilmente le comunica l’uomo odioso che va a farle visita e la minaccia, costringendola a prendere provvedimenti. Così, armata come un cavaliere, Bella affronta l’intrico di piante e fiori appassiti, prima con astio, poi con disperazione.
In suo aiuto arriva un cuoco vedovo dal cuore gentile, Vernon (Andrew Scott), che si prende cura di lei ignorando le sue resistenze a creare disordine in casa. Ma soprattutto arriva Alfie Stephenson (Tom Wilkinson), il classico vecchio scorbutico – personaggio tipico della letteratura e del cinema – che funziona da antagonista per Bella. La provoca, la sgrida, ma alla fine è proprio lui a trasmetterle l’amore per il giardino e a cambiarle la vita.
Favola dal tono dolce-amaro, This Beautiful Fantastic ha quel senso di meraviglia dei libri illustrati e qualche assonanza con Il favoloso mondo di Amelie di Jeunet. Sullo sfondo di una Londra inusuale, lontana dalla frenesia del centro, ma fatta di giardini e biblioteche di quartiere, il film porta avanti una trama semplice, con qualche trovata poco originale e altre più indovinate.
Il regista Simon Aboud sceglie di non insistere sull’elemento surreale, abbandonando pian piano le stranezze di Bella per concentrarsi sui rapporti che si creano nel suo piccolo mondo. Bella (Jessica Brown-Findlay, la Sybil Crawley di “Downton Abbey”) vive in una realtà delimitata dai confini del suo giardino e della biblioteca, con incursioni nella casa del burbero vicino e di Billy (Jeremy Irvine), un giovane inventore che conquista il suo cuore. Grazie all’elegante uccello meccanico creato da Billy, Bella trova l’ispirazione per scrivere la storia per bambini che diventerà – prevedibilmente – un libro illustrato in grado di affascinare i lettori.
Più che una riflessione sull’ispirazione dell’artista, però, il film sembra riflettere sul nostro rapporto con la realtà circostante: Bella ha bisogno di dimenticare la propria mania di controllo e di lasciare che il caos entri nella sua vita, liberando le emozioni e rendendola più attiva e aperta agli altri. La natura la spaventa perché non segue una logica matematica, ma vive di vita propria, invadendo gli spazi e creando scompiglio. D’altra parte, lo scrittore non è forse colui che abbraccia il caos dell’esistenza e cerca di trovare un significato, riordinandolo attraverso le storie?
Storia garbata di un’amicizia che dà colore alla vita, This Beautiful Fantastic riporta ad atmosfere d’altri tempi, con tocchi eccentrici ma non esagerati, ricreando un mondo caldo e piacevole in cui rifugiarsi.