Il processo contro Fabrizio Corona, accusato di intestazione fittizia di beni dopo il ritrovamento di oltre 2 milioni di euro nel controsoffitto di un appartamento, è entrato nel vivo. Nel corso dell’ultima udienza, Fabrizio Corona si è difeso ancora una volta affermando che quello che lo vede come imputato sarebbe un “processo vittima di pregiudizio”. Dopo la testimonianza di Belen Rodriguez che ha raccontato gli anni vissuti accanto all’ex re dei paparazzi, nell’ultima udienza è stato affrontato un tema delicato.
Al banco dei testimoni è stato chiamato un poliziotto del Commissariato Porta Garibaldi-Venezia di Milano che sorvegliava Fabrizio Corona insieme ad altri colleghi per verificare che Corona rispettare le regole che gli erano state imposte dal giudice dopo l’affidamento in prova ai servizi social. Il poliziotto ha raccontato che il calciatore Giuseppe Sculli, nipote del boss della ‘ndrangheta Giuseppe Morabito detto ‘U Tiradrittu’, sarebbe stata una minaccia “seria” per l’ex re dei paparazzi: “gli aveva fatto una richiesta estorsiva e Corona era molto spaventato”.
Con la testimonianza del poliziotto si è chiusa la parte dibattimentale del processo. Nelle prossime udienze toccherà al Pubblico Ministero e alla difesa di Corona presentare le proprie richieste al giudice con apposite arringhe. L’esito finale del nuovo processo contro Fabrizio Corona, dunque, potrebbe arrivare molto presto. L’ex re dei paparazzi spera di riconquistare la libertà di cui ha potuto godere per un anno dopo la condanna definitiva della Corte di Cassazione in seguito alla quale ha trascorso più di due anni in carcere.