Penna fluente e impetuosa, Andrea Camilleri è uno dei volti della letteratura, del teatro e della televisione, che hanno contribuito alla notorietà di tanti eventi legali alla Sicilia. La sua madre patria è infatti sempre al centro di ogni suo scritto e delle altre opere, come evidenzia la sua ultima piece teatrale “Il Casellante”. Lo spettacolo debutterà al Teatro Sistina di Roma proprio oggi, martedì 23 maggio 2017, e vi rimarrà fino alla prossima domenica.
Tratto da un suo libro omonimo, questo nuovo progetto teatrale porta sul palcoscenico quello che è noto come uno degli anelli della sua antologia “mitologica”. Mentre la prima sarà in atto, Andrea Camilleri sarà presente a “Falcone e Borsellino, il programma che andrà in onda questa sera su Rai 1, a partire dalle 20.30. Il fervente scrittore avrà modo di parlare a lungo di come i due simboli della lotta alla mafia e baluardo della Sicilia abbiano influenzato la popolazione dell’isola, lasciando un ricordo commovente che perdura fino ad oggi. Prima di scoprire quale sarà il suo intervento a “Falcone e Borsellino”, scopriamo qualcosa di più sulla sua vita e carriera.
Classe 1925, Andrea Camilleri vive la sua nascita a Porto Empedocle grazie all’unione di papà Giuseppe e mamma Carmelina Fragapane. Il genitore in particolare è ricordato per il suo ruolo di ispettore portuale e per la sua partecipazione alla marcia su Roma. E’ negli anni ’40 che il celebre scrittore si trasferirà invece a Roma, per poi diventare cittadino onorario di Santa Fiora, in Toscana, una località che lo ha colpito e conquistato allo stesso tempo. Il debutto di Camilleri nel mondo dello spettacolo avviene grazie al debutto come sceneggiatore e regista avvenuto nel 1942, anni in cui inizia a maturare l’idea di avviare gli studi universitari. Non concluderà tuttavia quest’esperienza, preferendo continuare la sua passione per la regia e per la letteratura.
E’ infatti questo campo che lo vede già scrittore fra il ’45 ed il ’50, anni in cui scrive senza sosta racconti e poesie, alcune delle quali vengono pubblicate all’interno di un’antologia a cura di Giuseppe Ungaretti. L’arrivo in Rai avviene invece negli anni ’50, così come il suo matrimonio con Rosetta Dello Siesto: i due avranno tre figli, che a loro volta daranno alla luce quattro bambini. Grazie al suo ingresso nella rete nazionale, vengono prodotte fiction di successo come Le inchieste del commissario Maigret, con particolare focus sul protagonista Gino Cervi, e Il Tenente Sheridan, dove è possibile ammirare un brillante Ubaldo Lay. Andrea Camilleri avvia la professione di scrittore nel 1978 grazie a “Il corso delle cose”, un romanzo di narrativa che cede poi il posto a “Un filo di fumo”. Sarà in questo testo che lo scrittore inizierà a concentrare le ambientazioni su Vigata, una cittadina siciliana. La scrittura verrà tuttavia abbandonata per 12 anni e ripresa poi negli anni ’90: è qui che nasce il primo romanzo con protagonista Il Commissario Montalbano, preludio di una delle fiction della Rai di maggiore successo e tuttora acclamata dal pubblico italiano.