Tony Gentile è il fotografo che ha realizzato lo scatto dei due giudici che è diventato famosissimo e che campeggia anche sopra il palco. Palco sul quale sale. Pif lancia un collegamento con la spiaggia di Mondello, dove 60 ragazzi entrano in mare con una maglietta rossa, simbolo del sangue da lavar via, mentre sul palco salgono gli Avion Travel per cantare “Amara terra mia”. Arriva il momento di Pietro Grasso, che con Fazio fa salire sul palco Antonio Vullo, l’unico membro della scorta di Borsellino sopravvissuto, e Rita Borsellino, sorella del magistrato. Vullo ricorda il mistero dell’agenda rossa sparita e racconta come non sia facile essere l’unico superstite. Rita parla anche dell’ulivo di via D’Amelio, diventato un simbolo come l’albero sotto casa di Falcone. Pif è dal barbiere di Borsellino, che racconta come il magistrato apprese della morte di Falcone. Parla poi Giuseppe Costanza, autista del giudice, sopravvissuto a Capaci, perché non guidava lui, ma Falcone stesso. È suo il racconto di quanto avvenne quel giorno. Saviano racconta poi la storia degli altri automobilisti che stavano percorrendo l’autostrada in quel tragico momento. Fazio con Grasso a Capaci ci porta nel giardino dedicato alla strage dove c’è la carcassa di una delle auto della scorta di Falcone. Insieme ad alcuni parenti delle vittime, i due si recano proprio sull’autostrada nel luogo esatto dove è avvenuto l’attentato, dove c’è anche un pianoforte suonato da Nicola Piovani, che poi dirige un’orchestra, per far ascoltare la famosa colonna sonora de “La vita è bella”. Dopo oltre tre ore senza interruzioni pubblicitarie la trasmissione finisce. (aggiornamento di Bruno Zampetti)



Fiorella Mannoia canta “Povera Patria” di Franco Battiato. Pif si trova sotto casa di Falcone, dove c’è anche un albero diventato simbolo del magistrato. Don Ciotti, sul palco, montato proprio sotto l’albero, legge una lettera indirizzata ai giovani. Un filmato ci riporta alle parole della vedova Borsellino pronunciate durante il funerale. Vittoria Puccini e Isabella Ragonese dedicano un momento alle donne che sono state vittime dirette o indirette di quegli attentati: Emanuela Loi, Francesca Morvillo, Rita Atria. Francesco Scianna, da una piscina, racconta un aspetto poco noto di Borsellino: la sua passione per il nuoto. Giuseppe Ayala racconta quanto gli raccontò Falcone. Sul palco sale Giuliano Sangiorgio per cantare “Lo sai da qui”. (aggiornamento di Bruno Zampetti)



I filmati d’epoca ci riportano ai funerali degli uomini della scorta di Borsellino, con tantissimi palermitani accorsi e vogliosi di poter partecipare al rito, con slogan contro la mafia. Fazio dà quindi la parola a Fiammetta Borsellino, una delle figlie del magistrato. La quale chiede che arrivi la verità finalmente, con nomi e cognomi delle “menti raffinatissime” che hanno reso possibile la morte di due servitori dello Stato. Davanti alla Questura di Palermo dove viene suonato Il Silenzio in onore dei polizotti uccisi negli attentati. Luca Zingaretti rilegge un discorso pronunciato da Borsellino, e dedicato a Falcone, pochi giorni prima della sua morte. Fazio ricorda le bombe che sono esplose in altre città italiane, tra cui una a Roma indirizzata a Maurizio Costanzo. Il conduttore tv ricorda quella volta che ospitò Falcone nella sua trasmissione e diede fuoco a una maglietta con scritto “Mafia Made in Italy”. (aggiornamento di Bruno Zampetti)



Sul palco arriva Roberto Saviano, che spiega come si arrivò a scegliere di costruire l’aula bunker nel Carcere dell’Ucciardone, dove celebrare il maxiprocesso alla mafia. Fu Falcone a insistere perché il procedimento si svolgesse nel capoluogo siciliano. Ottavia Piccolo ci attende dentro l’aula bunker e ne spiega la conformazione, dove si sedevano gli imputati, gli avvocati, il pubblico, ecc. Vengono mostrati anche filmati del procedimento. La parola torna a Pif, che ricorda quali sono state le reazioni dei mafiosi agli attentati. Michele Placido, invece, recita un brano dell’orazione civile di Salvo Licata in cui si immagina un detenuto che non ha festeggiato alla notizia della morte di Falcone. Carmen Consoli dal balcone di una delle case intorno al palco canta un brano in siciliano. Saviano ricorda gli ultimi giorni di Falcone e Borsellino, compresi i giorni passati insieme all’Asinara, che furono costretti a pagare. (aggiornamento di Bruno Zampetti)

Un filmato raccoglie i ricordi di Andrea Camilleri su giorni degli attentati a Falcone e Borsellino. Terminata l’anteprima si passa alla diretta da via D’Amelio. Pierfrancesco Favino sale sul palco per leggere una lettera di Manfredi Borsellino idealmente indirizzata al padre. Fazio accoglie poi sul palco Pif, che parla dei palermitani, ricordando un episodio avvenuto alcuni anni fa, proprio lì in via D’Amelio durante la commemorazione della morte di Borsellino. Le immagini  ci mostrano poi i due giudici che entrano al palazzo di Giustizia e poi comincia un monologo di Beppe Fiorello che si trova proprio davanti al Tribunale. L’attore legge alcune parole di Falcone, mentre è contornato da comparse che vogliono simboleggiare la scorta armata dei giudici, fino a che poi arrivano tante persone con dei palloncini bianchi. Alcune di loro leggono delle parole dei due giudici (aggiornamento di Bruno Zampetti)

Su Rai 1 ha preso il via in diretta da Palermo la serata dedicata a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, nel 25° anniversario della morte del primo. Il secondo viene ricordato dalla location scelta per la trasmissione: via D’Amelio. Nell’anteprima Fabio Fazio ricorda il collegamento tra le stragi mafiosi e gli atti di terrorismo come quello di Manchester della scorsa notte. Viene poi trasmesso un videomessaggio di Sergio Mattarella dedicato alla figura di Falcone, che lui conosceva. Fazio ci porta poi a conoscere Giovanni Paparcuri, uomo che lavorava con il giudice che ha addirittura ricostruito l’ufficio dell’uomo, comprando anche alcuni oggetti. La stessa cosa ha fatto riguardo l’ufficio di Borsellino. Dai filmati d’epoca ritorniamo al giorno della strage di Capaci. (aggiornamento di Bruno Zampetti)

Alle 20.30, su Raiuno, comincerà l’appuntamento con l’orazione civile dedicata a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, i due giudici uccisi dalla Mafia nel 1992, a distanza di pochi mesi l’uno dall’altra. Nel 25esimo anniversario dai due attentati, Roberto Saviano, insieme a Pif e Fabio Fazio, guiderà la serata. Lo scrittore, diventato un simbolo della lotta alla criminalità organizzata, ha lanciato un messaggio importante agli italiani. “L’Italia è il Paese felice in cui per essere credibili bisogna essere ammazzati, diceva Giovanni Falcone. A ogni commemorazione della strage di Capaci, non posso fare a meno di ricordare che solo sui cadaveri gli italiani riescono a esprimere una solidarietà e un’empatia disinteressate” – scrive Saviano su Instagram per poi aggiungere – Chi ricorda Falcone solo come un uomo amato e un magistrato apprezzato fa torto alla sua memoria. Falcone in vita è stato invidiato, odiato, criticato, diffamato e isolato. E una volta solo, è stato ammazzato. Raccontare Falcone significa fare i conti con il Paese che siamo stati e con il Paese che siamo ora. Ci proverò stasera alle 20.30 su Rai1”. Cliccate qui per vedere il post (aggiornamento di Stella Dibenedetto).

Tra gli ospiti di Falcone & Borsellino, in programma stasera su Rai 1, ci sarà anche Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, che – ai microfoni di Rai 1, come mostra una clip pubblicata sulla pagina Twitter ufficiale – ha spiegato che cosa significasse per lui trovarsi a Palermo per l’orazione, a 25 anni dagli assassinii dei due magistrati. Sangiorgi racconta di “un’emozione incredibile”, innanzitutto per il ricordo e la memoria di “persone straordinarie, che comunque restano e resteranno per sempre un esempio per tutte le vite di tutti”. Il frontman dei Negramaro ha poi spiegato che cosa porterà in scena sul palcoscenico: si tratta di un brano scritto per il padre, che era siciliano. “Mi ha fatto amare la terra” spiega Sangiorgi parlando dell’uomo “i suoi ideali, l’onestà intellettuale di questa terra, persone per bene ed eroi come Borsellino e Falcone: mi sembra di essere davvero a casa a ricordare dei cari, dei familiari”. Per il cantante partecipare stasera a Falcone & Borsellino è un modo di portare un pezzo di sé e di ritrovare un po’ del genitore. Clicca qui per vedere il video con Giualiano Sangiorgi direttamente da Twitter. (Aggiornamento di Maria Ravanelli)

Comincerà alle 20.30 l’appuntamento con l’orazione civile dedicata a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino in programma oggi – martedì 23 maggio – su Rai 1, a 25 anni dai due attentati: saranno Fabio Fazio, Pif e Roberto Saviano a guidare la serata da Palermo. In una nota diffusa da Rai è presente anche il commento dal volto alla guida dei varietà di Rai 3: “Il sacrificio dei due magistrati e delle loro scorte non è solo quello di persone che credono nello Stato ma di chi pensa che con quel senso del dovere e della legalità si possa costruire un modo migliore” spiega Fazio “Quella ferita è ancora aperta in una Sicilia cambiata moltissimo. Palermo, che ringrazio per l’accoglienza, sarà una sorta di capitale d’Italia per una sera, una città tutta accesa: la presenza di testimoni e sopravvissuti e la partecipazione degli artisti che hanno voluto esserci sono il simbolo della gratitudine sincera di tutti noi verso questi uomini e donne…”. (Aggiornamento di Maria Ravanelli)

Il piccolo schermo di Rai 1 ospiterà stasera, martedì 23 maggio 2017, l’orazione civile dedicata a Falcone & Borsellino, a 25 anni dagli omicidi dei due magistrati. Nelle Stragi di Capaci e di via d’Amelio hanno perso la vita anche diversi agenti delle scorte e la moglie di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo. Fabio Fazio, Pif e Roberto Saviano ricorderanno anche loro più tardi, in prima serata, insieme a tutte le vittime della mafia: nella macchina che precedeva l’auto di Giovanni Falcone, quel 23 maggio del 1992, c’erano anche il giovanissimo Vito Schifani, a fianco di Antonio Montinaro e Rocco Dicillo. La Fiat Croma dei tre agenti fu ritrovata qualche ora dopo la deflagrazione, completamente accartocciata, a metri di distanza e con i tre corpi senza vita all’interno. Paolo Borselino è stato invece assassinato il 19 luglio del 1992: con lui persero la vita anche cinque agenti, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. (Aggiornamento di Maria Ravanelli)

Una serata dedicata alla memoria: stasera, martedì 23 maggio 2017, Rai 1 proporrà in prime time Falcone e Borsellino, un’orazione civile a 25 anni dagli omicidi dei due magistrati impegnati nella lotta contro la mafia. Giovanni Falcone, originario di Palermo, è stato assassinato insieme a sua moglie Francesca Morvillo e a 3 agenti della sua scorta per opera di Cosa Nostra, in quella che tutti ricordiamo come la Strage di Capaci. Era il 23 maggio del 1992: meno di due mesi più tardi, anche il collega Paolo Borsellino ha perso la vita in via d’Amelio, insieme a 5 agenti della scorta. Un appuntamento, quello proposto dalla prima rete nazionale, che illustrerà l’impegno morale, intellettuale e tutto il coraggio che questi due uomini hanno dovuto mettere in campo per portare avanti la loro battaglia contro la criminalità organizzata: Falcone & Borsellino non proporrà ai telespettatori pubblicità, e sarà guidato dal trio composto da Pif, Fabio Fazio e Roberto Saviano. La messa in onda è prevista per le 20.30.

La serata dedicata a Falcone e Borsellino proporrà innanzitutto una memoria scritta nei luoghi, specialmente quelli più significativi che hanno interessato la storia dei due magistrati. La prima rete nazionale proporrà infatti diversi filmati, realizzati unendo una narrazione di cronaca a tecniche e scritture di teatro: non verranno tralasciate testimonianze di familiari e di sopravvissuti, che hanno purtroppo assaggiato lo stesso spirito di giustizia e dunque anche le stesse sensazioni di rischio e paura provate da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Proprio quest’ultimo, per esempio, venne a sapere della Strage di Capaci mentre si trovava dal barbiere: non mancheranno gli uffici di entrambi, il Palazzo di Giustizia e la Questura, così come l’Aula Bunker e luoghi più strettamente collegati alla vita privata, come l’albero di Falcom e la spiaggia di Mondello. Un vero e proprio viaggio per ricordare, a 25 anni dalla loro scomparsa, due uomini che non hanno mai smesso di combattere la mafia.

Non mancheranno diverse personalità sul palco di Falcone & Borsellino, stasera martedì 23 maggio 2017: è atteso infatti un messaggio da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e sarà presente anche il Presidente del Senato Piero Grasso. Ci saranno inoltre alcuni ospiti musicali – a partire dalla recente seconda classifica a Sanremo, Fiorella Mannoia, fino ad arrivare al leader dei Negramaro Giuliano Sangiorgi, a Carmen Consoli e agli Avion Travel – e anche diversi volti del mondo dello spettacolo, come Beppe Fiorello, Luca Zingaretti, Pierfrancesco Favino, Francesco Scianna (di recente impegnato in Maltese – Il romanzo del commissario) e Isabella Ragonese. Maurizio Costanzo e lo scrittore Andrea Camilleri interverranno con un messaggio registrato in un video, ricordando le vicende di un tempo, riportando a galla tra i ricordi quegli anni, quei momenti.