In occasione del 25esimo anniversario della strage mafiosa di Capaci dove persero la vita il magistrato Giovanni Falcone, la moglie e tre uomini della propria scorta, Rai 1 dedica all’evento una prima serata di spessore con la trasmissione Falcone e Borsellino, condotta da Fabio Fazio con la presenza di tantissimi volti noti del mondo dello spettacolo italiano. Tra gli ospiti annunciati c’è anche il conduttore televisivo e regista Pierfrancesco Diliberto meglio conosciuto dai propri fan con il nome d’arte di Pif.
Palermitano doc, Pif ha giù affrontato diverse volte il tema della mafia sia con il film e serie tv La mafia colpisce solo d’estate e sia con la sua attuale trasmissione quotidiana Caro Marziano. Quest’ultimo è un format in cui l’artista ha voluto dare una visione dell’Italia con gli occhi di un marziano. La sua prefazione è abbastanza significativa: “Caro Marziano oggi ti voglio parlare del Paese dove vivo, l’Italia. La Sicilia è una regione bellissima che ha un problema: la mafia. Tu mi chiederai che cosa è la mafia, difficile spiegarlo in poche parole, è un’organizzazione criminale molto ben organizzata che mette in ginocchio tutto il Paese”.
Pif nel corso di un incontro a Capaci organizzato nell’ambito delle iniziative rivolte al ricordo della strage in cui perse la vita 25 anni fa il giudice Giovanni Falcone, ha pesantemente attaccato il candidato sindaco di Palermo Ferrandelli.
Nello specifico, come riportato dal portale del quotidiano La Repubblica, Pif ha rimarcato. “L’aspirante sindaco, dopo aver dietro lo stratega condannato per favoreggiamento ha rilanciato con un assessore che alla prima dichiarazione ha detto ‘sono massone’. Manca un tombarolo, peccato che Pacciani è morto, altrimenti lo avremmo fatto assessore alla Famiglia. Da Roma appena ho letto queste notizie ho pensato che fosse uno scherzo. Un aspirante sindaco che ha Totò Cuffaro come stratega e un assessore massone… o votate lui o piangete il 23 maggio”.