Le Iene nella prima serata di mercoledì 24 maggio 2017 su Italia Uno daranno ampio spazio, col servizio realizzato da Matteo Viviani, al ransomware Wannacry, il virus che nei giorni scorsi ha messo in ginocchio la comunità informatica internazionale, riuscendo anche a colpire alcuni siti web governativi come quello del Ministero degli Esteri russo, e a compiere ingenti danni alla società delle Ferrovie tedesche. Ma cos’è un ransomware: con l’aiuto di alcuni esperti, la Iena Matteo Viviani spiega come il Wannacry Virus agisca direttamente sui file e sui documenti salvati su ogni singolo computer, affibbiando a ciascuno di essi un codice criptato. Per decriptare ogni singolo documento serve una password e solo un utente esperto può sbloccare velocemente tutti i dati di un computer. Gli hacker che attivano il Wannacry Virus mettono a segno il Cyberattacco e chiedono poi un riscatto per sbloccare i dati, da pagare in Bitcoin, valuta assolutamente sicura per i criminali e non tracciabile. Per la diffusione, basta un contatto in rete tra due computer per attivare la diffusione del Wannacry Virus.
Nella serata di mercoledì 24 maggio 2017 tornano Le Iene, il programma in prima serata di Italia Uno che riesce ormai storicamente a coniugare informazione e intrattenimento, condotto da Ilary Blasi e Teo Mammucari. Tra i servizi di punta della serata il Wannacry Virus che ha fatto tremare il mondo la scorsa settimana. Il Cyberattacco informatico che ha messo fuori uso i computer in tantissimi paesi di tutto il mondo, con le evidenti ripercussioni che un attacco informatico di questa portata può causare, considerando quanto l’utilizzo dei pc e di internet sia comune al giorno d’oggi. La Iena Matteo Viviani è entrato nello specifico dell’attacco, spiegando quali sono gli effetti del Wannacry Virus sul proprio computer e come la comunità informatica mondiale sia riuscita a far fronte all’attacco.
Il servizio de Le Iene dedicato al cyberattacco del Wannacry Virus, realizzato da Matteo Viviani, spiega come il software che si insinua sul proprio computer, denominato ransomware, renda criptati tutti i file del proprio computer. Il che significa che tutto il materiale informatico a propria disposizione diventa inservibile, e per tornare a decifrare i documenti bisogna pagare un riscatto. Un virus che fa leva sull’utilizzo smodato che si fa ormai del materiale informatico e dei file che scandiscono la nostra vita e il nostro lavoro. Il riscatto viene pagato in maniera assolutamente sicura per i pirati informatici: viene infatti richiesto un pagamento in Bitcoin, valuta informatica che garantisce il totale anonimato per chi riceve il pagamento e che non può essere rintracciata dai Governi o registrata dalle banche. Anche il cambio della moneta, che cresce e diminuisce a seconda della quantità delle transazioni, garantisce una fluidità della moneta nella comunità che ne fa uso.
Il servizio di Matteo Viviani dedicato mercoledì 24 maggio 2017 da Le Iene al Cyberattacco del Wannacry Virus, parla anche dei metodi per difendersi e delle contromisura che i comuni utenti possono attuare per evitare di cadere nel ricatto dei pirati informatici a suon di Bitcoin. Va detto che l’attacco è stato estremamente ambizioso ed ha colpito le principali compagnie di Telecomunicazioni internazionali ed ha fatto anche vittime illustre governative, come il Dipartimento delle Ferrovie in Germania e il Ministero degli Esteri in Russia. Documenti importantissimi che sono stati bloccati dal Wannacry Virus e che hanno richiesto la consulenza di esperti informatici di primo livello per riuscire a sbloccare i file senza essere costretti a pagare il riscatto. La grande diffusione del ransomware è dovuta al fatto che la sua ultima versione è in grado di contagiare un altro computer semplicemente con un collegamento tra le due macchine via internet, senza scaricare consapevolmente del software che può essere sospetto. L’intervista finale di Viviani è dedicata agli esperti che indicano come evitare il contagio dal Wannacry Virus.