La morte di Roger Moore, avvenuta ieri, ha lasciato un vuoto negli appassionati della saga di James Bond. Nei panni di 007, infatti, l’attore, considerato uno degli uomini più affascinanti, ha raggiunto l’apice del suo successo. Ad oggi, infatti, Roger Moore resta il James Bond più longevo e sicuramente più amato insieme a Sean Connery. Roger Moore è stato il terzo agente 007 nella saga del film dopo Sean Connery e George Lazenby. Sette i film al suo attivo tra Vivi e lascia morire a Bersaglio mobile. Roger Moore era considerato anche un gentiluomo per i modi da sir inglese che lo rendevano elegante e sensuale. La sua morte ha colpito tutti gli appassionati di cinema e lasciato un dolore enorme nella famiglia che ha annunciato la sua scomparsa. Dopo l’annuncio della morte, la famiglia ha annunciato che i funerali si terranno a Monaco con una funzione privata. Nessuna cerimonia in grande stile, dunque, per dare l’ultimo saluto ad un vero divo del cinema (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
Gli appassionati del mondo del cinema da ieri si sono riuniti nel cordoglio per la scomparsa di un mito: Roger Moore è morto a 89 anni, un attore che ha fatto la storia del cinema ma che ha legato il suo nome principalmente al ruolo di James Bond, l’agente 007 interpretato per sette film. A partire dalla prima volta in cui Roger Moore era stato chiamato a raccogliere l’eredità più pesante, quella di Sean Connery, il primo interprete della serie che aveva avviato il mito cinematografico di 007. Con “Vivi e lascia morire” nel 1973 Roger Moore si era calato perfettamente nei panni di James Bond, dimostrando di saper mettere la sua proverbiale eleganza al servizio del personaggio. Da lì, Roger Moore ha interpretato i film di James Bond altre sei volte, riuscendo a portare un tocco di leggerezza al personaggio estremamente apprezzato da pubblico e critica. Secondo Moore, le situazioni relative a James Bond erano spesso eccessiva e caricaturali, e quindi un po’ di umorismo avrebbe contribuito a rendere più credibili le storie e il personaggio e così è stato.
Questa forte caratterizzazione del personaggio di James Bond per Roger Moore tiene dunque banco nel ricordo nel giorno della sua morte, avvenuta all’età di 89 anni. Ma l’attore non è stato solo 007: il suo charme di attore-gentiluomo ha segnato le sue esperienze in due serie tv che sono rimaste nel cuore degli spettatori. Prima dell’esperienza nei panni di James Bond, Roger Moore era stato famoso nei panni del ladro-gentiluomo Simon Templar, nella serie “Il Santo” che l’ha visto protagonista per tutti gli anni sessanta. Quindi nella serie “Attenti a Quei Due” con quello che sarebbe diventato il suo inseparabile partner televisivo, Tony Curtis. Questa interpretazione non ebbe molto successo nel mondo anglosassone inizialmente, ma in Italia rese amatissimo il volto di Roger Moore appena prima dell’esperienza nei panni di James Bond e l’aiutò molto ad essere un volto già conosciuto al momento del suo esordio ufficiale come 007.