Torna stasera il programma Facciamo che io ero condotto da Virginia Raffaele con la seconda puntata. Nella prima sono state tantissime le imitazioni di personaggi famosi che hanno portato il pubblico a divertirsi e a rimanere senza parole anche per la grande simpatia di questa splendida artista. Ci troveremo stasera di fronte a nuove sorprese e sicuramente ad altri personaggi. Di certo quello che ha regalato più emozioni è una new entry nel repertorio di Virginia Raffaele che davanti a Francesco Gabbani si è esibita in una simpaticissima versione di Fiorella Mannoia che ha fatto ridere anche la stessa artista romana. Questo ci ha fatto capire anche come Virginia Raffaele abbia in serbo anche nuovi personaggi. (agg. di Matteo Fantozzi)



Sta per terminare l’attesa. Tra poche ore va in onda su Rai 2 la seconda puntata del divertente programma comico Facciamo che io ero, di fatto il primo One Woman Show targato Virginia Raffaele. Un appuntamento che nella prima puntata ha ottenuto un enorme successo di pubblico con numeri davvero eccezionali e che in questa seconda puntata tenterà di ripetersi anche perché la scaletta è quanto mai ricca e variegata. Infatti, l’apprezzata artista romana vestirà i panni di alcuni personaggi che hanno permesso di dimostrare tutte le proprie qualità come Belen Rodriguez, la cantante romana Fiorella Mannoia e l’artista serba Marina Abramovich. Tra l’altro sono attesi diversi ospiti d’eccezione come la cantante Giorgia, Sabrina Ferilli, Michele Bravi ed il duo comico Ale & Franz. Insomma, tanti motivi per restare incollati davanti ai teleschermi.



Virginia Raffaele nel corso di una lunga intervista rilasciata alla rivista IoDonna.it ha parlato della propria carriera artistica e di come questo suo primo programma televisivo rappresenti per lei una tappa e non un punto di arrivo. La Raffaele ha evidenziato: “Vuole sapere se dormo la notte? E magari quante ore? La verità è che, in questo periodo, faccio una gran fatica a prendere sonno.

Ogni volta che arrivo a Cinecittà, vedo i preparativi per il programma, con lo studio che prende forma giorno dopo giorno, e mi rendo conto che è tutto vero. Che sta proprio succedendo. Anche se la tentazione è ancora quella di non crederci. Non è certo un punto di arrivo ma nemmeno di partenza… Si tratta di una bellissima tappa, molto significativa. Un programma tutto mio, fortemente voluto, pensato. Lo considero una specie di figlio”.