Nella seconda puntata di oggi, domenica 28 maggio 2017, Rai 2 trasmetterà un nuovo episodio di Bull, in prima Tv assoluta. Sarà il 13°, dal titolo “La caduta“. Prima di scoprire le anticipazioni, ecco dove siamo arrivati la settimana precedente: Chunk (Chris Jackson) accoglie all’ingresso un gruppo di giurati specchio, fra cui c’è anche Laurel Guthrie (Christina Jackson). La donna scioglie di nascosto alcune pastiglie nel thermos di caffé che ha portato con sé ed in seguito i giurati vengono dotati del braccialetto con cui il team monitorerà il loro battito cardiaco. Alcuni istanti dopo l’ingresso di Bull (Michael Weatherly) nella finta aula di tribunale, un’esplosione rinchiude i presenti nella stanza e Laurel estrae una pistola di plastica, che punta contro i presenti. Lo psicologo attira l’attenzione della giovane donna e la spinge a minacciare di uccidere solo lui, fino a scoprire che sta facendo tutto per il marito. Gordon (Driton Tomaj) è stato infatti condannato per omicidio e Laurel crede che sia stato incastrato, dipinto come un narcotrafficante. L’unica prova è la testimonianza di una fonte protetta e non esistono altri indizi materiali, tanto che Bull intuisce subito che la versione della donna possa essere corretta. Intanto le forze speciali si radunano all’esterno, mentre Bull scopre che Laurel ha cercato di contattarlo tramite le strade canoniche, ma il suo caso non è mai stato sottoposto alla sua attenzione. Richiede però che smetta di minacciarlo ed a quel punto Laurel gli rivela che Gordon verrà trasferito quel giorno proprio nello stesso carcere in cui si trova uno spacciatore coinvolto nel caso. Sottolinea anche che la fonte che ha incastrato il marito è Danny (Jaime Lee Kirchner), ma Bull pretende che la donna gli consegna la pistola. Cable (Annabelle Attanasio) informa poi il team che hanno a disposizione solo un’ora di tempo prima che le autorità finiscano la bonifica dell’area. Danny rivela quindi allo psicologo che è stato il Procuratore Carey Weinbach (Daniel Jenkins) ad impedirle di testimoniare nel processo di Gordon. Bull convince alla fine il team a simulare il processo del marito di Laurel, nonostante le loro reticenze. Più tardi, Marissa (Geneva Carr) scopre che Weinbach non ha fatto testimoniare Danny perché non la considerava attendibile, per via di un collegamento con la droga. Per riuscire a portare la giuria specchio dalla sua parte, Bull è costretto a rivelare ai presenti che Danny fosse sotto narcotico al momento dell’omicidio dello spacciatore. Solo quando le squadre speciali li raggiungono, Bull rivela ai presenti di aver manipolato i fatti per ottenere un verdetto di innocenza. Chiede infatti a Danny di descrivere nei particolari l’aggressore che ha visto quel giorno, riuscendo a dimostrare che Gordon è in realtà colpevole. Una volta all’esterno, Bull riesce a recuperare il suo rapporto con Danny, confermando di sapere che il vero motivo per cui se n’è andata dall’FBI è collegato con il mancato riconoscimento del suo valore.



Il 13esimo episodio di Bull richiamerà l’attenzione del protagonista su un caso altamente psicologico e collegato al disturbo ossessivo-compulsivo. La seconda parte di questa stagione si sta concentrando infatti sui diversi aspetti di disturbi conclamati, come abbiamo visto nella precedente puntata. Dopo aver analizzato la sindrome di Stoccolma, Bull dovrà concentrarsi su un giocatore professionale di videogames che lavora per eSports. Il suo nuovo cliente è stato accusato dal suo ex manager di aver voluto perdere con intenzionalità un particolare campionato di videogames. Il compito di Bull sarà quindi quello di dimostrare che il giocatore è in realtà un vincitore compulsivo e quindi incapace di perdere dal punto di vista psicologico. Riuscirà ad ottenere una nuova assoluzione?

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