L’ultima puntata de Le Iene ha veramente lasciato il segno. Il programma di Davide Parenti, ha chiuso in bellezza l’ultima stagione condotta da Ilary Blasi e Teo Mammucari. Tanti i servizi trasmessi nel corso dell’ultimo appuntamento e, in mezzo al mucchio, è saltato all’occhio il più commovente: Paolo, malato di Sla. Il ragazzo è il più giovane malato di Sla in Italia e, lo spaccato televisivo offerto da Le Iene, ci ha regalato forza, determinazione e tenacia. Paolo non vuole mollare, ama la cucina e non intende fermarsi ed anzi, per portare avanti il suo progetto pienamente, si affida al fratello maggiore che, in attesa di trovare una cura per la Sla, cucina al suo posto sotto sue precise indicazioni. Paolo ha perfino incontrato Barack Obama e, questo momento di gioia è avvenuto grazie al “gusto” che Paolo ha ridato ai malati di Sla: in che modo? Ve lo raccontiamo noi. Paolo, confrontandosi con uomini e donne che stanno vivendo il suo stesso calvario, ha avuto modo di ascoltarne uno che aveva un desiderio: sentire ancora i sapori. La malattia infatti, ti paralizza grande parte del corpo con il tempo ma, così come spiegato anche da Paolo, non intacca le papille gustative. A questo punto, Paolo ha avuto l’idea di creare un libro di ricette per preparare pasti omogenizzati per i malati di Sla, da gustare in maniera liquida senza però perderne sapore ed essenza.



Dopo la pubblicazione del libro, Obama ha voluto incontrarlo e, l’idea è stata anche filmata dalla redazione de Le Iene e Giulio Golia, intervenuto per intervistare Paolo. Il giovane malato di Sla infatti, sta lavorando ad un nuovo progetto: un tampone capace di fare sentire i sapori del cibo tramite le papille gustative. Sono stati presi quindi come “campione”, tre malati di Sla con uno stadio di malattia differente l’uno dall’altro ma, in tutti e tre i casi, la gioia che hanno avuto nell’assaggiare i tamponi, si leggeva chiaramente tramite i loro occhi lucidi e gioiosi. Paolo quindi, sta lavorando al progetto in quel di Milano e parla al presente, perché non ha tempo da perdere, perché la malattia è veloce, inesorabile, galoppante e perché lui, vuole tornare a vivere e cucinare. Cliccate qui per rivedere la toccante storia di Paolo.



Leggi anche

Matteo Farneti vs Alessandro Egger: "Bambino Kinder? Io quello vero"/ "Usa mia immagine", Ferrero lo conferma