La splendida Assisi questa sera diventa per una sera capitale italiana della musica e della beneficenza grazie al concerto – evento Con il cuore, nel nome di Francesco con diretta televisiva assicurata sul palinsesto di Rai 1 per la conduzione di Carlo Conti. È davvero lunga la lista di artisti che si esibiranno per raccogliere fondi ad appannaggio della Caritas e per realizzare alcuni importanti progetti di supporto in aree disagiate della Bolivia e del Libano. Tra di loro c’è il cantautore napoletano Maldestro protagonista dell’ultima edizione del Festival di Sanremo giovani e che in questi mesi sta girando l’Italia con un tour di grande successo.

Tra l’altro durante il periodo estivo il tour di Maldestro ha in programma tantissime altre date. Si parte il 23 giugno a San Leucio (Ce) al Cortile San Ferdinando, il 25 a Piazza Gogliordi di Montesano (Sa), il 29 all’isola di Salina, il 2 luglio a Tolmezzo (Ud), il 9 a Ferrara, il 10 ad Asti, il 15 a Odolo (Bs), il 22 a Campo di Pietra (Cb),il 27 a Sorrento, il 28 a S. Anna dei Centobuchi, il 3 agosto a Treviso ed il 5 a Monte d’Accoddi (SS).

Maldestro è un artista napoletano dal passato piuttosto difficile per via dei trascorsi camorristici del padre. In una recente intervista rilasciata a Vanity Fair ha rimarcato che per migliorare la situazione di Scampia non servano i carri armati piuttosto la cultura: “Tutti sanno che nel posto da cui vengo io lo Stato si ferma. Ma nessuno sa che quei palazzoni sono pieni anche di persone perbene, e che ci sono le aiuole.

Per un periodo hanno messo dei carri armati a sorvegliare la zona. Non servono a un cazzo. Come pensate si senta un bambino che si sveglia la mattina nel suo quartiere e se li ritrova davanti? Che mandassero libri e matite nelle scuole, piuttosto. E selezionassero gli insegnanti. Io venivo isolato, escluso dalle gite: per ragioni di sicurezza, dicevano. Solo uno di loro ha creduto in me: Claudio Nasti, educazione fisica alle medie di Secondigliano. È il 70% dei miei compagni di classe a essere finito in carcere. Non io”.