Ma al di là della fama da seduttore, Casanova resta un uomo di cultura di fama internazionale, una delle figure di maggiore rilevanza del 700. E non solo per “Histoire de ma vie”, che di fatto l’ha consegnato alla storia per le sue conquiste amorose. Casanova si è occupato anche di traduzioni dell’Iliade e delle opere omeriche, di politica e di filosofia. Sapeva scrivere in maniera molto fluente in lingua francese, una scelta deliberata visto che Casanova sapeva bene che la lingua transalpina avrebbe assicurato una maggiore diffusione delle sue opere. Spesso mise in letteratura anche le memorie dei suoi viaggi, che sono presenti in “Histoire de ma vie” ma anche in altre opere in cui si è soffermato maggiormente sugli aspetti culturali del suo peregrinare. Visse la prigione in Spagna e poi andò a vivere prima a Vienna e poi in Boemia: una vita irripetibile, quella di Giacomo Casanova, anche al di fuori delle conosciute vesti di implacabile seduttore (agg. di Fabio Belli)



Giacomo Casanova, chi è il più famoso seduttore della storia e da cosa nasce il modo di dire “Non fare il Casanova”? – Quante volte abbiamo sentito dire “Non fare il Casanova“? Se sfogliamo la Treccani leggiamo come significato di questo modo di dire: “Uomo dedito alle avventure amorose, gran conquistatore, seduttore privo di scrupoli; è uso antonomastico del nome di Giovanni Giacomo Casanova”. Tutto infatti parte da lui, lo storico personaggio di cui almeno una volta tutti abbiamo sentito parlare: Giacomo Casanova. Giacomo Girolamo Casanova nasce a Venezia il 2 aprile 1725 e muore a Duchcov il 4 giugno 1798. Nella sua vita è stato un avventuriero, scrittore, poeta, alchimista, diplomatico, filosofo e addirittura agente segreto italiano, nonchè cittadino della Repubblica di Venezia. Autore di una produzione letteraria molto vasta, viene soprattutto ricordato come avventuriero e come il seduttore per eccellenza. Questa fama di grande conquistatore di donne fu raccontata nella sua opera più importante: Histoire de ma vie (Storia della mia vita), nella quale descrive le sue avventure amorose, le sue innumerevoli donne, i suoi viaggi e i suoi innumerevoli incontri galanti.



In un paragone molto particolare e cercando di attualizzare la figura di Casanova, potremmo quasi intenderlo come una sorta di tronista del ‘700, desiderato da molte ma la quale ultima scelta spettava sempre a lui. L’opera dedicata ai suoi amori e alla seduzione è stata scritta in francese per motivi di diffusione dell’opera, in quanto all’epoca il francese era la lingua più conosciuta e parlata in Europa. Casanova stesso fece riferimento alla maggiore diffusione di questa lingua nella prefazione dell’Histoire: “Ho scritto in francese e non in italiano perché la lingua francese è più diffusa della mia”. Grande conquistatore di donne quindi il Casanova, arrivato fino ai nostri tempi con il classico non fare il Casanova.

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