Arriva nelle sale italiane oggi, giovedì 15 giugno “Nerve“, l’ultima fatica cinematografica del duo formato da Henry Joost e Ariel Schulman: il film, presentato negli Stati Uniti alcuni mesi fa, approda anche in Italia forte del “battage” mediatico che ha circondato l’opera, nella quale si affronta il tema delle prove estreme tra ragazzi e il mondo della realtà virtuale. La pellicola è un viaggio horror all’intero delle sottoculture giovanili ma dalle venature thriller: a essere messo sotto la lente di ingrandimento è uno dei nuovi fenomeni del web, vale a dire i giochi a metà tra la realtà virtuale e le sfide di abilità nelle quali si rischia anche di perdere la vita. Oltre alla protagonista Emma Roberts (nei panni di Venus “Vee” Delmonico), il cast annovera anche Dave Franco (Ian/Sam), Machine Gun Kelly (Ty), Juliette Lewis (Nancy) ed Emily Meade (Sydney). 



La giovane maturanda Venus “Vee” Delmonico, dopo aver perso tragicamente il fratello, è in procinto di iscriversi all’Institute of Arts della California, nonostante il parere contrario della madre e una cotta non corrisposta da parte di J.P.: sarà proprio questa combinazione di fattori a spingere Venus verso un social game segreto chiamato “Nerve” e, tramite il quale, Sidney (una sua amica) è diventata popolare. A questo gioco si può partecipare attivamente o da spettatori, pagando una quota e impartendo degli ordini ai “player”.



Dopo essersi iscritta a “Nerve”, Venus, apprende le regole a cui tutti devono attenersi fino alla prova finale che vede impegnati i due giocatori con più followers. Tra le varie prove a cui la ragazza deve sottoporsi c’è una che prevede che venga baciato uno sconosciuto oppure di fuggire da una boutique dopo essere stata accusata di aver rubato dei vestiti: in queste prove, Venus incrocia Ian, un ragazzo che ha ricevuto i suoi stessi ordini e che farà breccia nel suo cuore, rendendoli i “player” più apprezzati di “Nerve”.

Tuttavia, in seguito ad un incidente, Venus abbandona il gioco e rivela tutto alla polizia (violando una delle regole), spaventata dalla pericolosità delle prove ma ignara del fatto che le forze dell’ordine sanno di “Nerve” e sono corrotte. Sarà quindi costretta a tornare a giocare su consiglio di Ian e Ty, un ex giocatore, consapevole che l’unico modo per uscirne viva è affrontare il round finale. 



Presentando “Nerve“, Joost e Schulman hanno raccontato della sua genesi, dato che il film è basato sull’omonimo romanzo di Jeanne Ryan: a detta loro, a spingerli verso una trasposizione è stata la verosimiglianza del gioco e l’aspetto legato alla celebrità raggiunta sui social media. “Il gioco di cui parliamo nel film ha di fatto anticipato la realtà dato che, mentre lo stavamo girando, abbiamo scoperto dello streaming live di Periscope messo a disposizione su Twitter” hanno raccontato nel corso di un’intervista. Inoltre, fondamentale nella realizzazione è stata la consulenza di programmatori ed esperti di hacking, ma anche di teenager che sono a conoscenza di questo lato ancora poco indagato del “deep web”. Infine, Joost e Schulman hanno anche spiegato come, seppur involontariamente, in “Nerve” vi siano dei riferimenti al fenomeno del “Blue Whale” che, proprio nelle ultime settimane, domina le prime pagine di cronaca.