Virginia Raffaele si svela e parla delle critiche per le sue imitazioni: “Ecco cos’è accaduto a Sanremo e non solo”

Una lunga intervista quella rilasciata da Virginia Raffaele a Rolling Stones, nella quale attraversa tutta la sua carriera, partendo dagli esordi e arrivando ai successi di oggi. Virginia racconta di aver avuto sin da piccola la vis comica – complice l’essere cresciuta in un Luna Park e con una nonna “acrobata cavallerizza e al circo recitava con il suo gruppo delle parodie di sceneggiate” – ma di aver avuto il desiderio di diventare una ballerina, aspirazione che con le varie esperienze che la vita l’ha portata a fare le hanno però fatto capire che era proprio la comicità la sua strada. Così dagli esordi con Lilo&Greg, a Quelli che il calcio passando per la Gialappa’s band, Virginia è arrivata al Festival di Sanremo, esperienza che le ha però portato anche qualche critica e da coloro che ha impersonato sul palco dell’Ariston.



“Le critiche sono arrivate fino a Sanremo 2016. Da lì in poi solo gradimenti. – svela la Raffaele – La Vanoni mi ha confessato che si incazzò per l’imitazione a Sanremo 2015, perché molti pensavano che fosse davvero lei – io avevo anche chiesto a Carlo Conti di non dire mai il mio nome sul palco. – poi però racconta – Uno dei migliori complimenti mi è stato fatto indirettamente da Carlo Verdone: quella sera mandò un messaggio a Giovanni Veronesi, una cosa tipo: “Cacchio, se stai così non andare in tv”, e fu Veronesi ad avvisarlo: “Guarda che non era la Vanoni, era Virginia”. In generale, a me non interessa se un personaggio reagisce bene o male, io voglio fare bene il mio lavoro e far divertire il pubblico”.

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