Gigi D’Alessio, chiesti tre anni di carcere per il cantante dalla Procura di Roma per la lite con i paparazzi risalente all’11 gennaio del 2007

Guai in vista per il cantante Gigi D’Alessio. La Procura di Roma ha infatti chiesto una condanna a tre anni di carcere con l’accusa di rapina. La vicenda risale all’11 gennaio del 2007: una lite scoppiata fuori l’abitazione dell’artista che ha visto coinvolti tra lo stesso D’Alessio, il suo assistente e due fotografi. I paparazzi cercarono di fotografare il cantante che prese loro le macchine fotografiche. A chiedere la condanna il pm Cristiana Macchiusi. La sentenza è attesa per il 22 giugno. D’Alessio, rappresentato dall’avvocato Francesco Compagna, si era difeso con queste parole: “Non e’ certo mia abitudine litigare, ero a casa mia all’Olgiata e fui avvertito dai custodi che erano stati allontanati due paparazzi che cercavano di fotografare la mia abitazione. Loro si misero di fronte a casa mia, appostandosi sulla braccianese da dove si vede bene la mia casa. Io chiedevo le fotografie ma mi dissero che non avevano fotografato nulla.



La versione di Gigi D’Alessio continua: “Le macchine fotografiche non le presi per impadronirmene ma furono i fotografi a consegnarmele per dimostrare che non avevano fatto foto. I borsoni con gli apparecchi li diedi poi ai carabinieri che hanno fatto un regolare verbale”. Questa quindi la difesa di Gigi D’Alessio. Vedremo a breve come proseguirà il processo a carico dell’ultimo conduttore di Made in Sud.

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