Orietta Berti è una delle ospiti di questa seconda puntata dello speciale di Sarabanda. La nota cantante rimane una delle più amate di sempre, tanto che in molti vorrebbero rivederla in una kermesse vero classico della musica italiana: il Festival di Sanremo. Una possibilità tuttavia remota, come la Berto ha confessato in un’intervista di alcuni mesi fa a Repubblica, alla quale ha però confessato che: “Sanremo non mi manca. Due anni fa avrei potuto partecipare con Grande amore. – csvela la cantante – Il manager Pasquale Mammaro mi disse che Conti mi voleva a Sanremo, ma a me non andava. Quando mi comunicarono che l’avrebbero cantata i ragazzi del Volo dissi subito: “Vinceranno”. E hanno vinto” conclude.



La celebre cantante italiana Orietta Berti questa sera sarà tra gli ospiti della seconda puntata di questa edizione speciale del gioco musicale Sarabanda condotto da Enrico Papi. Un’artista che è stata capace di attraversare trasversalmente le generazioni riuscendo sempre a tenere uno straordinario rapporto con i propri fan grazie ad un repertorio musicale decisamente notevole. Nell’ultimo periodo Orietta Berti, nel corso di un’intervista rilasciata al portale Gay.it, ha voluto spezzare una lancia a favore del Gay Pride rimarcando: “Mi chiedo, da sempre, come si possa parlar male del Pride senza esserci mai stati. Quella non è una pagliacciata, ma una festa importante. Non sono potuta andare al REmilia Pride quest’anno, ma dopo aver visto quello di San Francisco e di Los Angeles, ho la possibilità di dire la mia!”.



Orietta Berti un po’ a sorpresa per chi non la conosce bene, ha accettare di essere la madrina il prossimo 24 giugno del Gay Village. Nell’ambito della medesima intervista ha spiegato i motivi che l’hanno portata ad accettare questo ruolo ed inoltre ha voluto evidenziare come non sarà presente per tenere un concerto bensì come vera e propria madrina dell’evento: “Cosa mi ha spinta ad accettare l’invito? Beh, mi ha spinto, in primis, l’invito di Pino Strabioli e poi l’amore che, da sempre, mi lega al pubblico gay. Se sarà un concerto? In molti credono che sarà un concerto, invece sarà una vera e propria intervista. Pino, con la sua estrema professionalità, riuscirà senza alcun dubbio a farmi raccontare quello che forse non ho mai raccontato in tutti questi anni di carriera. Ovviamente ci sarà anche spazio per la musica, quello sì e le dirò di più: proverò a far trasmettere i miei videoclip. Pensi non ne avevo mai fatto uno in tutta la mia vita, e nell’ultimo anno, tanto che mi son divertita, ne ho girati quattro”.

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