Daniel Day Lewis, addio al cinema alla recitazione, l’ultima apparizione in Lincoln di Steven Spielberg – Daniel Day Lewis, tre volte Premio Oscar, ha detto addio al cinema. La sua ultima apparizione rimarrà, a meno di ripensamenti, quella nel film del 2012 di Steven Spielberg Lincoln. Nella pellicola in questione Daniel Day Lewis ha svolto la parte del protagonista, recitando nel ruolo del Presidente Abraham Lincoln. Proprio per questo ruolo ha vinto l’Oscar nel 2013 come miglior attore protagonista, dimostrando di essere un professionista di primo livello e riuscendo davvero a rendere il personaggio reale, umano e davvero molto presente a livello fisico. Sicuramente è stata una delle sue migliori prove anche se giunta alla fine di una carriera che ha regalato tantissimi punti forti. Rimane il mistero sul suo ritiro anche perché proprio in questo film aveva dimostrato di aver ancora la possibilità di recitare ad altissimi livelli. Va anche detto però che da allora sono passati cinque anni ed è difficile capire come sarà arrivato a questa, soprattutto per lui, difficile scelta. (agg. di Matteo Fantozzi)



Daniel Day Lewis, addio al cinema alla recitazione, il tre volte premio Oscar si ritira: la vita segreta a Firenze – Quello annunciato ieri da portavoce di Daniel Day Lewis non è il primo addio dell’attore al cinema: secondo quanto dichiarato da The Telegraph, infatti, già nel lontano 1997 l’artista si era allontanato dallo star system per vivere una vita semplice e lontana dai fasti del mondo dello spettacolo. In un primo momento, tutti erano convinti che a tenere l’attore lontano dal set fosse la sua grande passione per gli intagli di legno, ma successivamente si è fatta largo l’ipotesi che l’artista, pur di raggiungere il suo ideale di vita in incognito, si fosse trasferito a Firenze per intraprendere una carriera nel mondo delle calzature.  Di questa storia si seppe ben poco, ma secondo alcuni l’attore avrebbe scelto di rinunciare alle luci del set per lavorare come apprendista per Stefano Berner, celebre calzolaio italiano. In quel periodo, Lewis aveva dato istruzioni alla sua famiglia per evitare ogni fuga di notizia, tanto da chiudere i rapporti con il suo fratellastro Sean quando, nel 1994, l’uomo ha cercato di chiarire la questione con biografo. (Aggiornamento di Fabiola Iuliano) 



Daniel Day Lewis, addio al cinema alla recitazione, il tre volte premio Oscar si ritira: ancora mistero sui motivi dell’addio – Una carriera che abbraccia quattro decenni e tre premi oscar come migliore attore per i film “Lincoln”, “There Will Be Blood” (Il petroliere) e “My left foot” (Il mio piede sinistro): la notizia dell’addio di Daniel Day Lewis ha fatto il giro del mondo lasciando sconcertati tutti gli addetti ai lavori. 60 anni, sposato con tre figli, l’attore si è sempre tenuto a debita distanza dai riflettori e dal chiacchiericcio del gossip, preferendo ai fasti dello star system una vita più riservata a favore della salvaguardia della sua privacy. Al centro dei suoi interessi due passioni, la pesca e la lavorazione del legno, due hobby che, come riportato da Forbes, hanno un ruolo di primo piano nella sua vita e assorbono gran parte del suo tempo libero. Non è ancora chiaro se alla base dei motivi che hanno spinto l’attore a ritirarsi dalle scene vi sia la semplice voglia di concentrarsi sugli affetti familiari o qualcosa di più allarmante, ciò che è certo è che, al momento, la decisione sembra essere definitiva. (Aggiornamento di Fabiola Iuliano)



Daniel Day Lewis, addio al cinema alla recitazione, il tre volte premio Oscar si ritira: l’attore promuoverà Phantom Thread prima del congedo – La notizia dell’addio di Daniel Day Lewis è arrivata ieri come un fulmine a ciel sereno e ha provocato un sussulto nell’intera industria cinematografica americana. Poche le parole rilasciate dal suo portavoce, Leslee Dart, che nel comunicare la decisione dell’attore non ha spiegato quali siano i motivi alla base di questa scelta. Ciò che sembra ormai certo è che il drama dal titolo Phantom Thread, in uscita il prossimo dicembre nelle sale e diretto da Paul Thomas Anderson, è destinato a essere il suo ultimo film e a concludere la sua carriera nella maniera più enigmatica possibile. In attesa di scoprire se l’attore cambierà idea o se confermerà questa scelta, una fonte molto attendibile ha rivelato al settimanale statunitense Variety che Lewis potrebbe partecipare alla promozione del film prevista per i prossimi mesi, una scelta che potrebbe riavvicinarlo nuovamente a quel mondo patinato, anche se solo per poche settimane. (Aggiornamento di Fabiola Iuliano)

Daniel Day Lewis, addio al cinema alla recitazione, il tre volte premio Oscar si ritira – Potrebbe non essere un addio definitivo quello di Daniel Day Lewis al cinema ma, fatto sta, che la notizia ha sconvolto i suoi fan. Il tre volte premio Oscar ha deciso di andare in pensione e di lasciare la recitazione a soli 60 anni. Il famoso Abraham Lincoln (vedi foto in alto) del cinema moderno, ha annunciato di voler smettere con la recitazione affidando il suo annuncio al suo portavoce che ha dichiarato: ’Daniel Day-Lewis non lavorera’ piu’ come attore. E’ immensamente grato a tutti i suoi collaboratori e sostenitori. La sua e’ una decisione privata su cui lui o i suoi portavoce non rilasceranno ulteriori commenti’’. Se la notizia sconvolge, soprattutto per via dell’età, dall’altra fa paura. Spesso dietro questi addii non c’è la voglia di godersi la vita o fare un “lavoro normale” ma problemi di salute che hanno bisogno di tutta la concentrazione e le attenzioni possibili. Purtroppo, al momento, non sono state chiarite le ragioni che hanno portato a tale decisione ma i fan non sono tranquilli e non lo saranno fino a che non ne sapranno di più.

Il baronetto è nato a Londra nell’aprile del 1957 e sin da subito si è dedicato a ruoli ben marcati e profondi esordendo sul grande schermo nel 1982 in “Gandhi” di Richard Attenborough. Proprio questa sua voglia di dedicarsi a progetti importanti tanto che, in tre decenni di attività, ha portato a casa solo venti ruoli ma finendo per essere considerato uno degli attori più versatili e degno di vincere ben tre premi Oscar, come miglior attore ne “Il mio piede sinistro”, ne “Il petroliere” e in “Lincoln” di Steven Spielberg.