Il primo a prestare soccorso a Ilaria Dilillo, la 48enne uccisa e investita da Domenico Diele, è stato Ferdinando Giordano, ex del Grande Fratello 11, che nella notte tra venerdì e sabato, attorno all’ora dell’incidente, si trovava a un centinaio di metri dallo svincolo autostradale di Montecorvino Puglian. Come riporta l’Ansa, Giordano ha intravisto a terra il corpo di Ilaria e, a poca distanza, un uomo che si disperava e urlava: “Non ho riconosciuto chi fosse, in quei momenti pensi ad altro. Vedevo solo che piangeva e diceva quasi tra sé e sé: ‘Cosa ho fatto, ho fatto una cazzata”. L’ex gieffino aggiunge: “A me sembrava disperato, diceva qualcosa, pare che si fosse distratto per colpa del cellulare. Dopo pochi minuti è arrivata la Polizia stradale di Eboli che si è attivata immediatamente. Non so se gli agenti fossero stati allertati da qualcuno o se si trovassero a passare di lì. In ogni caso, da quel momento in poi, Diele non ha detto più una parola. Mi sembrava come se fosse non solo sotto choc ma che si stesse iniziando a rendere conto di quello che era realmente accaduto”.



Domenico Diele è finito in manette dopo aver investito e ucciso Ilaria Dilillo, salernitana di 48 anni che stava viaggiando sul suo scooter. L’attore è accusato di omicidio stradale aggravato e agli agenti che lo scortavano in cella ha detto di “non averla vista”. La posizione di Diele si è fatta più grave col passare delle ore, dopo che l’uomo è risultato positivo al test antidroga. Per l’attore non era la prima volta e si era messo al volante nonostante la sua patente fosse stata sospesa. La prima volta gli era stata bloccata nel 2009, proprio perché positivo a un test antidroga mentre si trovava al volante. Qualche anno dopo aver riottenuto il permesso di guidare si era però ritrovato nella stessa situazione: la sua patente era stata sospesa nuovamente a dicembre 2016, come riporta il Corriere, sempre per un problema legato all’assunzione di sostanze stupefacenti.



L’accusa di omicidio stradale aggravato pende sulla testa dell’attore Domenico Diele, che ha investito e ucciso Ilaria Dilillo mentre guidava la sua auto sotto l’effetto di stupefacenti. Il padre 75enne della vittima, Nicola Dilillo, è un appuntato in congedo dei carabinieri che, come si legge su Huffingtonpost.it, ha dichiarato: “Occorrono leggi più ferree, più severe e bisogna farle rispettare. Mia figlia è morta travolta da un automobilista che aveva consumato stupefacenti. Ilaria tornava a casa, a Salerno, dopo aver trascorso la serata con gli amici a Battipaglia ed ora non c’è più”. Il padre, commosso, ha aggiunto: “Se si bevono alcolici o peggio si consumano droghe non si può guidare un’auto e poi ammazzare una persona, come è accaduto a mia figlia Ilaria”. Il padre della donna uccisa di Diele ha ricordato anche la telefonata della polizia stradale nel cuore della notte che ha cambiato per sempre la sua vita, già sconvolta dalla morte della moglie nel febbraio dello scorso anno: “L’agente mi ha detto che mia figlia era morta dopo un incidente stradale. Mi è crollato il mondo addosso. Non riesco ancora a rendermi conto che Ilaria è morta. La mia Ilaria non c’è più. Lei era la mia forza”.



L’attore Domenico Diele ha investito e ucciso una donna di 48 anni mentre guidava sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e ora è accusato di omicidio stradale aggravato. In un’intervista al Corriere della Sera, l’avvocato milanese Jacopo Pensa ha fatto chiarezza su cosa rischia ora Diele: “Con la nuova legge, la pena va da 8 a 12 anni. Che sono aumentati fino a un terzo nel caso in cui il conducente abbia la patente revocata o sospesa”. Il massimo della pena a cui l’attore potrebbe essere condannato è 16 anni, ma bisogna vedere se vorrà avvalersi del rito abbreviato: “Se opta per quello, cosa molto probabile, avrà diritto allo sconto di un terzo della pena. Potrebbe avere un’ulteriore riduzione risarcendo il danno”. L’attore dovrà comunque rimanere in carcere per diversi anni: “Nella migliore delle ipotesi, se ci sarà buona condotta, può usufruire dei primi permessi premio fra cinque anni. Dopo altri due anni avrà la possibilità di chiedere l’affidamento in prova ai servizi sociali e uscire definitivamente dal carcere”. Molto difficile l’ipotesi che torni alla guida: “Possibilità remota”.

Domenico Diele rimane al centro della cronaca italiana anche nella giornata di oggi. L’attore di Siena infatti, ha investito ed ucciso una donna di 48 anni vicino all’uscita autostradale di Montecorvino Pugliano, nel Salernitano. L’attore si trovava da quelle parti perché impegnato con le riprese della pellicola dal titolo “Una vita spericolata”, diretta da Marco Ponti. La carriera di Domenico Diele era in ascesa tra film come “Acab” e serie TV come “1992” e “Don Matteo”. Diele era alla guida dell’automobile sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e, la disgrazia è avvenuta intorno le due del mattino. La vittima si chiamava Ilaria Dilillo che, dopo avere trascorso una serata in compagnia degli amici, così come riporta l’Ansa, stava rincasando sul suo scooter quando Domenico Diele l’ha investita facendola precipitare a terra. L’urto è stato talmente violento che per lei non c’è stato niente da fare. Dopo l’impatto, l’attore condotto in ospedale è risultato positivo sia ai cannabinoidi che agli oppiacei. Ma non solo. Diele non avrebbe potuto nemmeno guidare proprio perché non disponeva della patente, sospesa per un precedente problema con l’utilizzo di sostanze stupefacenti.

La polizia di Eboli l’ha quindi arrestato con l’accusa di omicidio stradale aggravato, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto. La salma di Ilaria invece, sarà consegnata alla famiglia dopo gli accertamenti da parte del medico legale Giovanni Zotti. La donna, amata da tutti, è stata descritta come una persona di cuore e generosa. Lavorava presso uno studio legale salernitano e da poco si stava riprendendo dalla morte della madre. Viveva con il padre a Salerno. (Aggiornamento di Valentina Gambino)

-Domenico Diele, giovane attore italiano emergente, la scorsa notte ha investito e ucciso una donna di 48 anni, Ilaria Dilillo, nei pressi dell’uscita autostradale di Montecorvino Pugliano, nel Salernitano, mentre era sotto l’effetto di droga. Ed è Il Fatto Quotidiano riportare il commento di alcuni dei primi soccorritori giunti sul posto, che hanno descritto il 32enne Domenico Diele come sconvolto per l’accaduto, incapace di darsi pace per ciò che era accaduto. L’interprete, che a quanto pare stava rientrando in macchina da una festa tenutasi a Matera, avrebbe detto a più riprese:”Che ho fatto, che ho fatto”, tanta era l’incredulità per quel che era avvenuto. Secondo una prima ricostruzione dell’incidente costato la vita alla 48enne, lo scooter della vittima è stata tamponata dalla macchina di Diele, con la Dilillo sbalzata di sella e morta sul colpo. (agg. di Dario D’Angelo)

L’attore Domenico Diele è stato arrestato con l’accusa di omicidio stradale aggravato ed è in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto. La notte scorsa ha investito e ucciso Ilaria Dilillo, una 48enne salernitana che stava tornando a casa in scooter dopo aver trascorso una serata con gli amici. L’attore, che interpreta Luca Pastore nella celebri serie televisive 1992 e 1993, si trovava in zona per le riprese del film “Una vita spericolata” del regista Marco Ponti. Volto emergente del cinema italiano, ha recitato anche nel film “Acab” e nella serie “Don Matteo”.

Nei pressi dell’uscita autostradale di Montecorvino Pugliano ha travolto la 48enne: caduta sull’asfalto, è morta dopo pochi minuti di agonia. Il suo scooterone è stato ritrovato a 200 metri di distanza dall’impatto con l’Audi A3 di Domenico Diele, che è stato arrestato dagli agenti della polizia stradale di Eboli. Il 32enne guidava sotto l’effetto di sostanze stupefacenti: portato all’ospedale di Salerno per gli accertamenti di rito, è risultato positivo a cannabinoidi e oppiacei. La patente gli era stata sospesa proprio per un problema legato all’uso delle sostanze stupefacenti.

La salma di Ilaria Dilillo, come riportato da Il Messaggero, è stata ricomposta e condotta all’obitorio di Battipaglia. Dopo l’esame esterno effettuato dal medico legale Giovanni Zotti, è stata affidata ad una agenzia funebre per i funerali. La 48enne viveva a Salerno in compagnia del padre: si stava riprendendo dalla morte della madre, avvenuta da poco. Lavorava presso uno studio legale. Il prossimo 2 luglio avrebbe compiuto 49 anni.