MARCO BELINELLI, IL CESTISTA OSPITE NELLO SHOW DI ALE E FRANZ (BUONA LA PRIMA 2017)
Marco Belinelli, uno dei più famosi sportivi italiani, sarà tra gli ospiti di questa sera a Buona la prima, il programma di Italia 1 in cui i partecipanti sono chiamati a recitare senza un copione. E’ nato a San Giovanni di Persiceto nel marzo del 1986, terzo di tre fratelli. Ha iniziato a giocare a basket sull’esempio di Enrico, il fratello maggiore, mostrando subito grande talento, tanto da entrare nel 1997 a far parte delle giovanili della Virtus Bologna. Dopo aver svolto la consueta trafila, nella stagione 2002-2003 è poi entrato in pianta stabile in prima squadra, per poi essere ceduto alla Fortitudo a causa delle difficoltà economiche delle V nere. La sua continua crescita lo ha quindi portato all’attenzione del settore tecnico delle squadre nazionali e delle squadre della National Basketball Association (NBA), la lega professionistica statunitense. Nel 2007, a soli 21 anni, ha quindi fatto il grande salto, trasferendosi in pianta stabile negli Stati Uniti, dopo essere stato ingaggiato da Golden State. L’inizio è stato abbastanza in sordina, a causa dell’ostracismo decretato verso di lui dall’head coach Don Nelson. Poi, però, ha iniziato a carburare, sino a trovare uno spazio sempre più largo, conquistando i tifosi dei Warriors. Alla fine della seconda stagione Belinelli ha però deciso che era arrivato il momento di cambiare aria, trasferendosi a Toronto, affiancando così Andrea Bargnani. Una decisione premiata da ottimi risultati, tali da metterlo in vetrina e spingere prima New Orleans e poi i Chicago Bulls a puntare su di lui. Il picco della sua carriera è stato però quello toccato a San Antonio, ove fungendo da sesto uomo è riuscito a vincere il titolo e la gara da tre punti nel 2014, organizzata come ogni anno dalla Lega. Passato a Sacramento e quindi a Charlotte, nel corso di questa sessione di mercato si è accasato ad Atlanta, ove potrebbe ancora una volta ritagliarsi uno spazio adeguato, come del resto ha sempre fatto sino ad ora.
In una recente intervista concessa a Vanity Fair è stato paragonato a Rocky, proprio per la costante sottovalutazione dei suoi mezzi, cui è però sempre riuscito a rimediare a suon di ottime prestazioni. Nell’intervista si è anche parlato del suo incontro con Obama, avvenuto nel 2015, quando il presidente ha ricevuto gli Spurs alla Casa Bianca. Di fronte alla domanda se andrebbe ora che il presidente è Trump, non ha avuto esitazioni nel rispondere di non avere alcuna contrarietà in tal senso, non potendo giudicare da italiano le questioni di politica interna del Paese che lo ospita. Ha quindi affermato che pur apprezzando lo stile di vita americano, gli manca l’Italia, ove tornerà senz’altro una volta terminata la sua carriera sportiva. Ha poi affermato di dovere il suo successo all’educazione ricevuta, che lo ha spinto ad affrontare sempre con grande umiltà le sfide cui si è trovato davanti. Infine ha affrontato il discorso relativo alla sua vita privata, parlando del rapporto con Martina, la sua fidanzata storica, andato avanti tra alti e bassi e tornato a fiorire nel corso degli ultimi anni.