Sbarca a Che tempo che fa Paolo Maldini: l’ex bandiera del Milan arriva in studio accolto dall’ovazione di tutto il pubblico che lo accoglie con un super caloroso applauso. Subito per lui in video che celebra le sue più belle vittorie e i grandi successi nel corso della sua carriera. Lui racconta il giorno del suo debutto nel 1985, dopo una grande nevicata. Maldini ricorda anche lo striscione che lìIter gli mostrò nello stadio durante il suo ultimo derby, segno di grande rispetto e lealtà e un bel gesto da parte degli avversari. Maldini inoltre commenta la serata di ieri a Torino, con una brutta serata in piazza San Carlo. Un consiglio anche a Totti per affrontare le sue paure. E poi il racconto dei suoi figli, che giocano a calcio e potrebbero, qualora lo volessero, indossare l maglia che ha portato il padre nel corso della sua carriera. Ma Paolo non pensa lo faranno mai, perché sono degli spiriti indipendenti.



L’ex capitano del Milan e eccellente difensore della Nazione azzurra sarà tra gli ospiti più attesi del programma televisivo in onda su Rai Tre, Che tempo che fa per la conduzione di Fabio Fazio. Negli ultimi giorni il mondo del calcio è stato monopolizzato dall’addio dal mondo del calcio del capitano della Roma, Francesco Totti, addio che è costato caro anche a Maldini nell’ormai lontano 2009. Tuttavia negli ultimi giorno l’ex rossonero sembra sia il profilo scelto dalla Figc per diventare il prossimo team manager della Nazionale sostituendo di fatto Gabriele Oriali. In lizza anche l’ex ct della Nazione Under 21, Marco Tardelli. Una grande sfida per Maldini, che se venisse accettata potrebbe significare il suo ritorno definitivo nel mondo del calcio dopo aver rifiutato il ruolo offertogli dalla nuova proprietà cinese del Milan. Chissà se l’ex difensore si sbilancerà e darà gustose anticipazioni del suo futuro calcistico?



Domenica 4 maggio ultima puntata stagionale di “Che tempo che fa” su Rai 3. Nel salotto televisivo di Fabio Fazio ci sarà spazio per una leggenda del calcio mondiale, Paolo Maldini. Uno dei giocatori più vincenti di tutti i tempi con la maglia del Milan, che a cavallo di tre decenni ha vinto per cinque volte la Champions League e per otto volte il campionato italiano, ma anche negli ultimi anni è rimasto un po’ defilato dalla scena calcistica del nostro paese. In questa stagione dopo ben 31 anni si è chiusa l’era Berlusconi al Milan, ma nonostante qualche abboccamento Paolo Maldini non ha accettato ruoli dirigenziali con la nuova proprietà cinese del club. Un distacco dalla società che per Maldini è stato traumatico, incredibile pensando ai successi e ai tantissimi anni vissuti col club, ma l’addio al calcio del difensore è stata una pagina particolarmente difficile a causa dei cattivi rapporti con la frangia ultras del tifo rossonero.



Un argomento che probabilmente sarà toccato con Fabio Fazio nell’intervista nell’ultima puntata stagionale di “Che tempo che fa”. Sono trascorsi infatti esattamente otto anni da quando Paolo Maldini decise di dare l’addio al calcio, alla fine della stagione 2008/09. Dalla Curva Sud rossonera in quell’addio a San Siro non ci furono però applausi, ma solo fischi, a causa di alcune frasi che avevano messo in polemica il difensore, che vanta anche quattro Mondiali giocati con la Nazionale italiana dal 1990 al 2002, con la tifoseria più accesa del Milan. Che gli dedicò uno striscione polemico “sentiti ringraziamenti da chi hai definito mercenari e pezzenti”, una fine davvero amara per un calciatore che aveva iniziato a vestire la maglia rossonera nel 1986, per poi vincere tutto quello che c’era da vincere ed alzare da Capitano le Coppe dei Campioni del 2003 e del 2007. Momenti indimenticabili che in quel 24 maggio del 2009, nella partita persa in casa contro la Roma, vennero completamente dimenticati.

A proposito di Roma, Fabio Fazio nella puntata del 4 giugno di “Che tempo che fa” interpellerà Paolo Maldini anche sull’addio di Francesco Totti, il momento sportivo più discusso del weekend e che ha commosso l’Italia intera. Totti è stato a lungo compagno di Nazionale di Paolo Maldini e i due campioni si conoscono e si stimano reciprocamente. Maldini, al di là del difficile saluto ai tifosi, ha vissuto molto serenamente la scelta del suo ritiro, affermando di aver capito, pur essendo stato straordinariamente longevo ed avendo giocato oltre i quarant’anni, come il suo fisico non gli permettesse più di essere competitivo al meglio. Quando la panchina era diventata una consuetudine per lui che del Milan era sempre stato il condottiero in campo, allora Paolo Maldini ha scelto di fermarsi. Una similitudine che l’ex difensore ha visto anche nella parabola di Totti, giudicando adeguata e giusta la scelta di fermarsi del Capitano romanista, concretizzatasi dopo la sfida tra Roma e Genoa di domenica scorsa.