Di recente, la questione sulla disparità di trattamento che subiscono le donne sul lavoro rispetto ai colleghi uomini è arrivatata anche a Hollywood, ma non è la sceneggiatura di un film, bensì la triste – si fa per dire – realtà delle dive del cinema. Molte attrici, infatti, di recente, hanno sollevato una questione fino a oggi poco nota, evidenziando come nel mondo del cinema, oggi, gli uomini siano più pagati delle donne. La prima a manifestare il suo dissenso è stata Jennifer Lawrence, seguita poi da Gwynet Paltrow, Meryl Streep ed Emma Watson; ma fra tutte, nella battaglia alla ricerca della parità dei diritti, è arrivata una voce fuori dal coro, quella di Kristen Stewart, che come riporta Repubblica.it ha preso le distanze dal pensiero comune dichiarando che “Se gli uomini fanno più soldi vorrà dire che i loro film “al maschile” guadagnano di più, portano più soldi”. 



“Io sono così fortunata. Dicono che le donne lavorino poco e siano pagate meno degli uomini. Io invece ho sempre qualcosa sotto il muso e non posso lamentarmi”, ha detto la diva di Twilight, che ha inoltre dichiarato che forse, la soluzione al problema, potrebbe essere quella offerta dai film indipendenti. Sulla questione è di recente intervenuto anche Vittorio Sgarbi, che al quotidiano.net ha detto la sua sulle attrici che rivendicano i loro diritti: “Non fanno pena le star di Hollywood che rivendicano, come operaie in fabbrica, compensi pari a quelli degli attori maschi”-  ha rivelato il critico, sottolineando invece il buonsenso di Kristen Stewart di fronte alle lamentele delle sue colleghe che “hanno guadagnato l’una 52 milioni di dollari all’anno, l’altra 46 milioni per un solo film”. 

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