Il rapper Giulio Elia Sabatello meglio conosciuto dai propri fan con il nome d’arte di LowLow, è senza dubbio uno degli artisti emergenti più interessanti presenti nel panorama musicale italiano. A conferma di ciò c’è la sua presenza ai Wind Music Awards 2017, presentati questa sera su Rai 1 dall’Arena di Verona da Carlo Conti e Vanessa Incontrada. Un evento nel quale LowLow riceverà un premio in ragione del successo che sta ottenendo in questi ultimi mesi.



Molti enfatizzano la sua abilità nello scrivere ma in una recente intervista al quotidiano La Stampa ha voluto prendere le distanza dall’essere visto come una persona colta: “Sono bravo con le parole e comporre canzoni mi viene facile. Non mi reputo una persona colta, ho solo il dono di avere il cervello come una spugna. Assorbo tutto: dai film ai titoli dei libri. Però non punto sulla cultura perché, come dice Sorrentino in Youth, gli intellettuali non hanno gusto“.



Nell’intervista rilasciata a La Stampa, LowLow ha voluto parlare dell’attuale scenario della musica italiana con particolare riferimento a quello del rap riconoscendo che in effetti vi sia una agguerrita concorrenza. L’artista nato a Roma nel settembre del 1993 ha rimarcato: “Il mondo del rap italiano è tosto, ma io lo sono di più. La competizione è il motivo per cui mi sveglio ogni mattina. E in questo momento sento che posso arrivare dovunque.

Oggi, infatti, per la prima volta, il mio potenziale artistico viene valorizzato e davanti a me vedo nuovi orizzonti.”. Parlando del suo album Redenzione, LowLow ha fatto presente: “In diversi pezzi sono riuscito a usare anche immagini positive senza sentirmi in contraddizione con quello che ho fatto prima e con la mia parte più buia. Prima associavo l’espressività di una strofa allo spingere con la voce, invece adesso ho scoperto che dietro a ogni singolo sussurro ci sono infinite possibilità”.