Alla parodia di Volare di Fabio Rovazzi e Gianni Morandi ha partecipato insieme a Dado anche il noto figlio del cantante Marco. Questi è intervenuto ai nostri microfoni per raccontarci diverse situazioni interessanti: “Io e Dado avevamo già collaborato in passato per una notizia. Ci conosciamo bene, frequentiamo gli stessi teatri ed è nata un’amicizia. Mi ha detto subito di fare una parodia sulla canzone Volare e mi pareva un possibilità molto interessante e divertente farla sull’immortalità di mio padre. Poi lavorare con lui è davvero fantastico, abbiamo riso moltissimo. Ha allestito uno studio dentro casa con la figlia e la moglie che lo aiutano. Ha tantissimi vestiti e parrucche e quando abbiamo preso quelle due è stato molto simpatico”.  Si passa poi a parlare di Gianni Morandi: “Papà l’ho avvertito quando mi ha chiamato Dado. Era molto divertito e l’ha voluta vedere subito la parodia appena fatta. Mi ha chiamato anche Anna in lacrime per le risate. Papà si è sempre rinnovato e si è messo in gioco. Non ha nulla da perdere e si diverte molto a sperimentare come fa con i social network dove la sua presenza è assidua. Trovo Fabio Rovazzi una persona simpatica e intelligente che si definisce un comunicatore e non un musicista. Ho scoperto poi che fa tutto da solo e che addirittura lavora sugli storyboard disegnando ogni inquadratura”.



Sul futuro di Marco Morandi poi apprendiamo: “Sto lavorando a moltissimi progetti e sono in stretta collaborazione con il Teatro Golden. Abbiamo provato fino a poco fa un esperimento su Rino Gaetano, ieri c’è stata poi la conferenza e da novembre porteremo questo progetto nei teatri. Ho poi in ballo un altro progetto su Guccini visto che ha messo i remi in barca e mi piacerebbe entrare un po’ nel suo mondo. Ho poi in agenda due spettacoli da fare tra marzo e maggio prossimi al Teatro Sette, si tratta di due commedie“. E sul dualismo con suo padre: “Vivo questa cosa di essere il figlio di Gianni Morandi bene. Ormai da un po’ di tempo ho assorbito i pro e i contro e la gestisco con equilibrio. Certo è una via particolare che ti portà sì ad avere più attenzzione di te ma anche cirtica maggiore, confronto e giudizio. Per fortuna ho trovato la mia strada serenamente con il teatro. Mi piace molto il confreonto diretto col pubblico che preferisco al cinema, ai social e alla televisione che per me non rendono giustizia. Ho portato anche uno spettacolo teatrale sul rapporto tra padre e figlio nello spettacolo. A questo partecipa anche papà con dei simpatici video e audio. Lo spettacolo funziona e lo porto spesso in giro per l’Italia”.



Abbiamo intervistato Dado che sul suo canale Youtube molto spesso posta delle innovative idee e delle situazioni molto simpatiche legate all’attualità e non solo. E’ così che insieme a Marco Morandi ha fatto una divertentissima parodia di Volare di Fabio Rovazzi e Gianni Morandi. Dado ci spiega: “Quando si fanno delle parodie si cerca sempre di fare cose su delle idee interessanti e che possano piacere. Conoscendo bene Marco Morandi ho deciso di proporgli questa parodia e lui ha accettato con entusiasmo. Ovviamente gli ho spiegato che era un omaggio al padre e non una severa critica, ma semplicemente uno scherzo per dire che gli uomini normali invecchiano mentre a lui questo non succede. Dopo il suo ok è partita la fase di scrittura e siamo arrivati a fare questa satira. Ho mandato tutto a Emiliano Luccisano e poi abbiamo girato. C’è stata questa idea della suocera, ma prima di coinvolgerla ho chiesto a Marco se la sua fosse in salute e si potesse fare perché ci penso sempre all’ipotesi che si possa offendere qualcuno soprattutto se anziano”. Dado ci racconta anche un simpatico episodio: “Ci siamo fatti delle grandi risate con le parrucche che le pettinavamo e poi tornavano sempre ad essere nella loro forma originale. E’ così che abbiamo deciso di togliercele all’inizio del video per far vedere la differenza tra un uomo normale e Gianni Morandi. So che Anna si è divertita molto a guardare il video e anche la risposta del web è stata simpatica”.



 A Dado abbiamo chiesto poi se qualcuno si è mai arrabbiato per le sue parodie e questi ci ha risposto: “Mi è capitato tante volte, ma voglio raccontare una situazione di un vigile urbano che si è presentato a casa mia per portarmi una multa. E’ giustissimo pagare se si è commesso un errore, ma è stato il modo in cui si è presentato che mi è dispiaciuto. Era piccato e mi ha fatto storie per i miei due cani, due piccoli carlini non due alani. Io penso che a volte la comunicazione con il cittadino di dipentendi che sono pagati con i soldi dei contribuenti sono spesso un mezzo fallimento. Prendete le comunicazioni che arrivano a casa che nella prima pagina sono scritte in azzurro chiaro e non si legge bene. E’ una comunicazione fallita. Che poi io me la prendo più con lo Stato che permette certe cose che con chi commette degli errori gravi. I Casamonica o Riina sono il problema? No, il problema è chi lascia fare certe cose”. Chiusura su Alessia Tulipano protagonista nei panni della suocera nella parodia di Volare: “E’ mia moglie, una donna veramente fantastica che fa la mamma di tre figli ed è questo un lavoro davvero impegnativo. Mi aiuta spesso così come i miei figli perché i miei progetti sono fatti in casa e a low budget“. (Matteo Fantozzi)