ASCOLTI TV SECONDA PUNTATA
Colori, suoni e tante risate sul palco del Wind Summer Festival andata in onda ieri sera su Canale 5 con al timone Alessia Marcuzzi e sul palco una serie di volti noti della musica nazionale e internazionale. Ancora siamo a metà percorso, lo stesso che presto ci porterà a scoprire qual è la canzone dell’estate 2017 ma, intanto, anche ieri i vertici Mediaset e il team che c’è dietro a questa edizione, priva della Fascino e dello zampino di Maria De Filippi, hanno gongolato per via del successo ottenuto. Gli ascolti della seconda puntata parlano chiaro visto che anche ieri il Wind Summer Festival è finito sul podio con 2.758.000 spettatori pari al 16.7% di share. La serie su Rai1 continua a scendere nella guerra degli ascolti e questo a favore del festival che segna un altro successo posizionandosi sul gradino più alto del podio per la seconda settimana consecutiva.
IL MEGLIO E IL PEGGIO DELLA SECONDA PUNTATA
Da qualche anno, il Wind Summer Festival (nelle sue varie declinazioni) è un appuntamento irrinunciabile per tutti gli appassionati di canzoni… e canzonette. Esso non è altro che la versione riveduta, corretta e aggiornata del Festivalbar, la storica rassegna canora che nei primi anni duemila si proponeva come alternativa young and “fresh” (perché estiva) al più inflazionato Sanremo. Parlando ancora in termini economici, il Festivalbar si caratterizzava per la sua componente estremamente commerciale, accezione che il Summer Festival ha saputo mantenere e “valorizzare” in tutti i sensi. Negli ultimi due anni, come è noto, è stato lo stesso sponsor a dare il nome al programma (Coca-Cola Summer Festival e Wind Summer Festival). Sarà per questo che lo show è parso un po’ senz’anima sin dalla sua prima puntata, andata in onda, lo ricordiamo, a quasi due settimane dal live in piazza del Popolo. La conduzione operaia di Alessia Marcuzzi non ha certo aiutato a rendere più gradevoli gli intermezzi tra un’esibizione e l’altra, costellati, vien da sé, dalle formule liturgiche “Su le mani!” e “Un bell’applauso per…”.
Poco esaltanti anche le performance dei cantanti, dalla pretenziosa Emma al mancato lipsync di Tommaso Paradiso. Quasi nessun artista ha eseguito più di un pezzo del suo repertorio, e quando Alessia Marcuzzi ha chiesto a Gabbani di intonare il ritornello di Occidentali’s Karma, questi ha preferito concedere il bis di Tra le granite e le granate. Tra le esecuzioni più apprezzate, neanche a dirlo, quelle dei giovanissimi Michele Bravi e Federica Carta, gli unici, tra l’altro, ad aver preso sul serio la loro presenza su quel palco. La musica italiana sta progressivamente ringiovanendo, e i “big” (quelli veri) del panorama musicale italiano sono sempre più portati a snobbare certi eventi il cui pubblico è composto per gran parte da giovani fan(atiche). Ancora una volta, però, “sono solo canzonette”, e se Bennato rimane, la carriera dei giovani talenti made in Amici è ancora tutta da scrivere.