L’IRONIA DEL BATTERISTA DELLA BAND IRLANDESE
Larry Mullen, a 55 anni, è considerato il ragazzo degli U2. Con gli zigomi e un fascino intramontabile, il batterista degli U2 è quello che, tra componenti della band conquista maggiormente le fans. Oltre ad un talento indiscutibile che lo ha reso uno dei migliori batteristi al mondo e alla bellezza, Larry Mullen è anche molto ironico. In un’intervista rilasciata qualche tempo fa e pubblicata da u2360gradi, il batterista rivela i vari aneddoti divertenti che ha collezionato nei suoi anni della sua carriera. “Il problema di essere in background è che la gente pensa che sono unidimensionale. Tutti conoscono il chitarrista e il cantante. Il bassista, poi, è il migliore di sempre. Hanno nobiltà. Nella prossima vita voglio tornare come bassista”, scherza Larry Mullen che, questa sera, è pronto ad infiammare lo stadio Olimpico (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
ENTRATO NELLA TOP 100 DEI MIGLIORI BATTERISTI DELLA STORIA
Questa sera gli U2 sbarcano allo stadio Olimpico di Roma per un concerto destinato a restare nella storia. Naturalmente alla batteria c’è il musicista irlandese Larry Mullen Jr. recentemente inserito dalla celebre rivista musicale Rolling Stone nella classifica dei cento migliori batteristi della storia e nello specifico alla posizione numero 96. Tra l’altro questo per Larry è un periodo abbastanza particolare visto che nello scorso mese di maggio è morto suo padre all’età di 92 anni. Tra di loro c’era un legame molto forte come del resto si può intuire dal messaggio che il batterista degli U2 ha voluto tributare al proprio genitore: “Ottima scelta di tempo papà. Non ha affrontato una lunga malattia, ha ricevuto la brutta notizia soltanto venerdì prima di passare a miglior vita nella giornata di domenica. Ho avuto la possibilità di parlare con lui sabato scorso ed era davvero sopraffatto dalle attenzioni e dall’amore che gli era stato dimostrato in quei giorni. A mio padre voglio solo dire di non avere nessun rimpianto per il nostro rapporto. L’ho sempre amato e lui lo sapeva. Tra di noi non ci sono mai stati rimpianti”.
MOMENTI DIFFICILI PER LARRY MULLEN JR FINO ALL’ARRIVO DEGLI U2
Gli U2 si esibiranno in concerto a Roma nel weekend, con un doppio sold out previsto allo Stadio Olimpico per il tour di The Joshua Tree, l’album che ha consacrato il gruppo irlandese e li ha elevati al rango di star internazionali. Ma va sempre ricordato come una delle band più importanti nel pianeta non sarebbe mai esistita se Larry Mullen Jr., il batterista del gruppo, non avesse appeso quel volentino sulla bacheca della Mount Temple School, l’istituto frequentato da buona parte dei componenti della band. Silenzioso e taciturno, Larry Mullen Jr. ha avuto un’infanzia difficile nei sobborghi di Dublino, segnata dalla scomparsa della sorella minore di sei anni, Mary, quando lui ne aveva solamente nove, e successivamente dalla morte della madre per un grave incidente stradale. Per Larry la musica è sempre stata un rifugio importantissimo, e dopo aver iniziato a studiare pianoforte a otto anni si è dedicato alle percussioni, imparando a suonare nello stile delle bande militari. Un tocco rimasto in tutta la carriera e che è rimasto un vero e proprio marchio di fabbrica nella storia degli U2.
IL PILASTRO DELLA BAND
All’annuncio affisso da Larry risposero gli attuali componenti degli U2 più il fratello di The Edge, Dave Evans, successivamente uscito dal gruppo. La band suonava nella cucina della casa di Larry nel sobborgo dove viveva con la sua famiglia appena fuori Dublino, ad Artane. Un aneddoto interessante riguarda il fatto che il primo nome della band, prima che Bono Vox suggerisse U2, fosse stato Feedback. Larry Mullen jr. nelle interviste ricorda però sempre come inizialmente, proprio per rivendicare il ruolo di leader e fondatore della band, volesse chiamare il gruppo The Larry Mullen Band, idea poi scartata quando si comprese che Paul Hewson, in arte Bono Vox, avesse un altro carisma come leader di un gruppo rock. Larry Mullen jr. infatti è stato per quarant’anni il collante degli U2, ma il suo carattere riservato non lo rendeva certo adatto al ruolo di frontman. Basti pensare che Larry è ancora sposato con quella che era la sua compagna ai tempi della Mount Temple School, Ann Acheson. Il legame tra Larry e Ann ha resistito nel tempo ed ha donato alla coppia tre figli nati tra il 1995 e il 2001: Aaron Elvis, Ava ed Ezra.
LE PASSIONI E LA COMPAGNA ANN ACHESON
Le altre passioni di Larry Mullen jr. sono senza ombra di dubbio il calcio (è un grande tifoso della Nazionale irlandese ed ha composto anche per l’Eire l’inno della formazione che affrontò per la prima volta nella sua storia un Mondiale di calcio, nel 1990, spingendosi fino ai quarti di finale dove venne eliminata dall’Italia) e le moto. Le Harley Davidson in particolare, di cui è un collezionista. Il mito dell’America d’altronde è sempre stato nel cuore di Larry, che come icona musicale ha sempre idolatrato Elvis Presley, tanto da andare a visitare la sua tomba in un rituale documentato da quello che fu il disco-documentario che seguì The Joshua Three, intitolato Rattle and Hum. Sempre con Ann Acheson al suo fianco, Larry Mullen jr. in questo weekend tornerà dunque in Italia per la tappa romana del tour degli U2.