SI ESIBISCE CON LA SUA ‘FOTOGRAMS’
Ultimo appuntamento con i Wind Summer Festival con la giovane e promettente cantante italo – carioca Gaia Gozzi pronta a salire sul palco di Piazza del Popolo. Una manifestazione che viene proposta in differita giacché registrata lo scorso 24 giugno per la conduzione di Alessia Marcuzzi e nella quale la cantante, reduce dal secondo posto ottenuto nel talent X Factor, ha proposto al pubblico presente il suo singolo di successo Fotograms. Un brano che peraltro ha il testo metà in inglese e metà in portoghese con un ritmo avvolgente che sta permettendo alla giovane cantante di scalare le classifiche. In attesa di vederla all’opera sul palco romano vi segnaliamo come sui social ed in particolar modo su Instagram sia stata pubblicata una foto della sua esibizione. Nel post si legge: “Bella Roma, grazie! Grazie per questa magnifica esperienza! È stato magico, il vostro calore mi ha commosso!”. Clicca qui per vedere la foto.
GAIA GOZZI, “A X-FACTOR DEVI IMPARARE AD ADATTARTI” (WIND SUMMER FESTIVAL 2017)
Gaia Gozzi è riuscita a far emergere le proprie qualità artistiche chiudendo al secondo posto l’ultima edizione di X Factor. Nel corso di una intervista alla rivista musical RollingStone, la 19enne cantante italo – brasiliano ha parlato tra l’altro dei propri gusti musicali dando anche dei consigli a quanti vogliono confrontarsi con i talent. Questo quanto evidenziato dalla cantante: “ In questo periodo sto ascoltando di tutto, non sono assolutamente schizzinosa (ride). Di base sono una che ascolta i classici, la mia preferita è Nina Simone. Però ascolto anche un sacco di classifiche di Spotify, mi piace sapere cosa si succede nel mondo. Come ci si prepara per i talent? Il fatto di non aver avuto grandi esperienze prima mi ha aiutato. Era tutto una novità, mi sono buttata e credo sia stata la mia fortuna. L’ansia c’era, eccome. Ho cercato di assorbire tutto come una spugna, di imparare il più possibile, di ascoltare i consigli che mi venivano dati. XFactor è un luogo in cui devi imparare e adattarti. E poi, chiaramente, servono anche un po’ di palle per affrontare un’esperienza così. Sono tre mesi incredibili”.