GHALI IN TOUR CON ALBUM CON IL SUO TRAP
Sul palco del Wind Summer Festival ci sarà spazio anche per Ghali, giovane rapper classe ’93 di origine tunisina, ma nato a Milano. Nella musica di Ghali che sarebbe più corretto chiamare “trapper” c’è sempre un vissuto di strada e di vita sperimentata sulla propria pelle. Pur essendo ancora molto giovane, il primo vero lavoro di Ghali risale a quattro anni fa, un mixtape di quattordici pezzi che nel 2013 lo pose all’attenzione della scena rap nazionale intitolato ‘Leader’.Fin da allora collaborarono molti esponenti emergenti della scena trap, a partire da Sfera Ebbasta, legato a Ghali principalmente alla scena milanese, che è quella che di fatto gli ha visto muovere i primissimi passi come artista. La situazione si è poi evoluta sui palchi di tutta Italia finché in questo 2017 Ghali non è stato pronto per far uscire il suo primo vero disco ufficiale, intitolato ‘Album’ e capace di sfornare singoli di successo come ‘Ninna nanna’, ‘Happy days’ e ‘Pizza kebab’, in cui i temi dell’integrazione e della vita in strada sono stati portati in primo piano. Una sorta di ritorno alle origini per un trapper, ma le atmosfere musicali segnano una svolta e un secco salto in avanti verso il futuro: i temi di riscatto sono comunque fortemente presenti in ‘Album’, tanto che in alcune interviste Ghali ha ricordato di aver compreso di aver fatto un salto di qualità nella sua vita artistica quando hanno iniziato ad invitarlo a suonare nei locali, quando prima i buttafuori molto spesso non lo facevano entrare.
GLI ESORDI E L’INTERVISTA CON ROBERTO SAVIANO
Lo scrittore Roberto Saviano a inizio giugno ha dedicato a Ghali un post sul proprio profilo Facebook nel quale lo definisce “un dono che nasce quando il Paese ne ha più bisogno”. Del giovane musicista di Milano, anzi del quartiere Baggio, apprezza particolarmente la capacità di raccontare l’attualità fatti di Isis, Islam e immigrazione (clicca qui per vedere il post). Un rinconoscimento non da poco per un ragazzo di ventiquattro anni che dice di non parlare di politica, per sua stessa ammissione. Ghali è ora impegnato con I concerti del suo “Album”, tour che lo porterà, fino a settembre, nelle maggiori piazza Italiane, il 21 luglio, ad esempio, sarà a Marina di Carrara, dove ritirerà il premio Lunezia. Esponente del genere trap, genere che nasce negli anni Novanta e non di facilissima definizione. Di sicuro le radici del rap si sentono soprattutto negli artisti italiani che decidono di cimentarsi con questo genere, anche perché, da Ghali alla Dark Polo Gang passando anche per Sfera Ebbasta e tanti altri giovani della generazione 3.0 del rap italiano, gli elementi in comune sono il cantato rap, utilizzo massiccio di autotune per la voce ed effetti elettronici, e basi che strizzano l’occhio alla dubstep fino ad arrivare al reggae, dunque più ritmate e un filo più melodiche rispetto ai classici beat del rap.