Cresce l’attesa per il nuovo episodio di Techetechetè, che anche stasera ricostruirà le carriere dei personaggi più interessanti del panorama musicale italiano attraverso il sapiente montaggio dei filmati contenuti nelle teche Rai. Come già anticipato, fra protagonisti che questa resa risveglieranno la nostalgia dei tanti telespettatori ci sarà il cantautore francese Charles Aznavour, che a partire dagli anni ’60 è diventato uno dei protagonisti più amati della discografia italiana. Fra i 33 giri più interessanti ricordiamo quello del 1966 dal tritolo: “Dall’Olympia i grandi della canzone francese”, ma anche “Canto l’amore perché credo che tutto derivi da esso”. Impossibile dimenticare anche Un Natale un po’ speciale”, del 1978, e tutta una serie di album che fanno parte della sua discografia francese. Fra i successi rimasti indelebili della storia della musica italiana ricordiamo, uno fra tutti, “L’istrione”, una canzone che nel 1971 ha raggiunto un grande successo (qui è possibile ascoltare il brano). (Aggiornamento di Fabiola Iuliano) 



CHARLES AZNAVOUR: “POSSO FARMI ASCOLTARE MA NON FACCIO POLITICA” (TECHETECHETÈ)

A 93 ANNI PRONTO PER UN NUOVO PROGETTO CULTURALE

Grande spettacolo questa sera su Rai 1 nell’ambito della trasmissione Techetechetè che riserva tanto spazio a Charles Aznavour, uno dei cantautori ed attori più amati in Europa nello scorso secolo. Un artista di origini armene naturalizzato francese che spesso e volentieri si è occupato di politica e di questioni sociali. In questi giorni a 93 anni di età, Aznavour ha parlato dei suoi prossimi progetti artistici, culturali e politici. Nello specifico, come dichiarato al quotidiano La Repubblica, Aznavour ha annunciato l’apertura in Armenia della Charles Aznavour House: “Venti giorni fa a Erevan il governo armeno mi ha consegnato le chiavi del Museo Aznavour, ancora tutto da fare. E io, insieme a mio figlio Nicholas, ho annunciato la creazione della Aznavour Foundation, attraverso la quale continuerò ad aiutare il popolo armeno e aprirò la Charles Aznavour House. Non sarà soltanto un museo, ma anche luogo di spettacolo e cultura”.



UNA DOPPIA VITA, AMBASCIATORE E SCRITTORE

Durante l’intervista rilasciata a La Repubblica, Aznavour ha parlato della sua vita odierna rimarcando come sia costante il suo impegno di scrittore nonché quello di ambasciatore. L’artista nello specifico ha dichiarato: “Se continuo a scrivere? Tutti i giorni. Dopo tre autobiografie sto scrivendo un libro per i giovani che vogliano fare una professione artistica. Non do consigli. Apro una porta sulla mia vita privata. Non mi riferisco alle donne che ho amato. Non ne ho mai parlato. Non avrei avuto il diritto di usare le donne che ti hanno dato la vita, anche se sono state cattive e alla volte ti hanno lasciato. Il mio ruolo di ambasciatore? È al tempo stesso onorario e non. Gli armeni hanno bisogno che si parli di loro. Un po’ come Israele, l’Armenia è circondata da paesi che non la amano troppo. Intervenendo su piccoli problemi con paesi stranieri, io posso farmi ascoltare. Ma non faccio politica. Non sono né di sinistra, né di destra, né di centro”.

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