LA CARRIERA DEL MENTORE DELLA PELLEGRINI
Alberto Castagnetti prima di essere stato il mentore di Federica Pellegrini ha anche condotto una carriera importante da nuotatore. In carriera Castagnetti ha vinto ben ventisei medaglie, la maggior parte nei campionati italiani nei quali ha vinto ben sei ori, sette argenti e dodici bronzi. Un’altra prestigiosa medaglia è arrivata anche nei Giochi del Mediteranneo dove ha raccolto un argento. Nello stile libero Alberto Castagnetti ha inoltre partecipato alle Olimpaidi di Monaco di Baciera del 1972 e ai Mondiali di Belgrado del 1973. Dopo il ritiro nel 1987 è diventato commissario tecnico della nazionale azzurra di nuoto, aiutando a porre le basi a campioni come Domenico Fioravanti, Marcello Guarducci, Giorgio Lamberti e Roberto Gleria. Ovviamente il rapporto più importante lo ha avuto con Federica Pellegrini di cui si può considerare, come specificato, un vero e proprio mentore. (agg. di Matteo Fantozzi)
ALBERTO CASTAGNETTI E FEDERICA PELLEGRINI
Nella puntata di domenica 23 luglio di Irregolari su Rai 3 dedicata a Federica Pellegrini, ci sarà spazio per raccontare il grande rapporto che ha legato quella che è stata probabilmente la più grande nuotatrice italiana di tutti i tempi al suo tecnico Alberto Castagnetti, che dal 1987 al 2009 ha ricoperto il ruolo di commissario tecnico della Nazionale di nuoto. Tra Castagnetti e la Pellegrini, sportivamente parlando, è stato amore a prima vista tanto che appena sedicenne, Federica fu lanciata alle Olimpiadi di Atene del 2004, riuscendo a ottenere una clamorosa medaglia d’argento che fu anche fonte di rimpianti, visto che in batteria la Pellegrini aveva dimostrato di valere tempi molto inferiori. Per l’oro Olimpico ci fu bisogno di attendere Pechino 2008, ma Castagnetti ha rappresentato sicuramente un padre putativo per Federica, gestendone anche alcuni spigoli caratteriali che in alcuni casi l’hanno portata a fallire appuntamenti che sembravano assolutamente alla portata.
LA STORIA DELLA CAMPIONESSA E IL SUO MENTORE
La prematura scomparsa di Castagnetti, nel 2009, ha rappresentato senz’altro uno spartiacque nella carriera, ma anche nella vita di Federica Pellegrini. Questo perché l’azzurra era legatissima anche umanamente al suo tecnico, ma anche perché la morte di Castagnetti avvenne in modo improvviso e inaspettato. Dopo essersi sottoposto a un intervento al cuore che da tempo Castagnetti sapeva di dover affrontare, e che sembrava dovesse essere prettamente di routine, l’allenatore è morto un mese dopo nella sua casa in provincia di Verona (stessa città che ha dato i natali a Federica Pellegrini). La nuotatrice ha affermato in più interviste come la morte di Castagnetti sia stata per lei uno dei momenti più difficili da affrontare in assoluto, con la Pellegrini che si dichiarò sconvolta e che per diversi mesi rimase indecisa sul da farsi, prima di puntare sulla strada meno scontata ed affidarsi all’allenamento di Philippe Lucas, che aveva allenato le sue rivali, Laure Manaudou in testa, per molti anni. E quando agli Europei del 2009 in vasca corta Federica Pellegrini ottenne medaglia d’oro e record del mondo, la dedica commossa fu proprio per Alberto Castagnetti.