Caterina Varzi è tutto per Tinto Brass: musa, compagna di vita, attrice e assistente. Presto sarà anche moglie, perché la coppia convolerà a nozze il 3 agosto. Dopo aver esercitato la professione di avvocato, si è appassionata al mondo della psicanalisi, così ha aggiunto alla laurea in Giurisprudenza il master in Psicologia giuridica. L’incontro con Tinto Brass è avvenuto proprio nelle vesti di avvocato, poi è diventata co-sceneggiatrice, consigliera, musa e attrice. Insieme però hanno condiviso amore e set: Caterina Varzi è stata ad esempio protagonista di “Hotel Courbet”, uno degli ultimi lavori di Tinto Brass. Il 16 aprile 2010 è la data in cui tutto è cambiato: il regista si è svegliato in un letto d’ospedale a causa di un ictus. Quella terribile esperienza lo ha aiutato a comprendere l’importanza di Caterina Varzi nella sua vita. «Non capiva cosa dicevano alla tv, non camminava, non poteva leggere né scrivere. Bofonchiava suoni incomprensibili ma riusciva a dire “Quanto sei bella” se vedeva il mio volto», raccontò all’epoca. Lei è rimasta sempre al suo fianco, aiutandolo a riprendersi. E questo Tinto Brass non lo ha mai dimenticato.
CATERINA VARZI, CHI È LA FUTURA MOGLIE DI TINTO BRASS
LA CARRIERA E LA SVOLTA
Tinto Brass sposerà Caterina Varzi, questa volta per davvero. Da anni infatti il regista annuncia di voler convolare a nozze con la sua assistente, ma questa volta fanno sul serio. Del resto da quando si sono conosciuti nel 2008, a due anni di distanza dalla scomparsa della moglie, non si sono lasciati un attimo. Caterina Varzi all’epoca faceva l’avvocato e stava proponendo un contratto legale di una società di produzione cinematografica. Tinto Brass l’ha incoronata invece sua musa ispiratrice, lanciandola nel mondo del cinema. Da rampante avvocato, dietro la scrivania del suo studio trasteverino, è passata alla recitazione. In realtà non ha mai abbandonato la sua carriera intellettuale, anche se non si divide più tra faldoni e cause: è infatti anche psicanalista e ha collaborato anche con il quotidiano La Stampa, per cui ha pubblicato articoli nell’inserto settimanale Tutto Scienze.
“AVEVO PENSATO AL SUICIDIO, LEI MI HA RIPORTATO ALLA VITA”
La differenza di età tra Caterina Varzi e Tinto Brass, per la precisione quarant’anni, non ha rappresentato dunque un problema. «Sposerò Caterina Varzi perché è la donna che più ho amato. Dopo la mia prima moglie Carla Cipriani, Caterina è la donna che più mi ha dimostrato amore. Mi è stata accanto nel momento difficile della malattia. Senza di lei non sarei qui. E poi è bella, tanto bella, è sexy, intelligente», raccontò ai microfoni del Gazzettino. Tinto Brass ha infatti avuto un ictus che gli ha tolto momentaneamente parola e memoria, ma Caterina Varzi gli è sempre stata accanto: «Quando ho ripreso coscienza ed ero immobile e non riuscivo a parlare. La verità è che ho pensato anche al suicidio. Invece eccomi qui. Caterina mi ha riportato alla vita e alla memoria partendo da quello che ho più amato, il cinema».