DUBBI E UNA NUOVA VITA
Homeland 6 torna in onda con il sesto episodio della serie e il ritorno alla “vita” del presidente eletto Keane. L’attentato spinge il presidente a tornare a lavoro lasciandosi alle spalle l’isolamento pensato per la sua sicurezza in un episodio in cui tutti sono alla ricerca di uno schema, una causa, qualcosa che possa spiegare quello che è successo e che ancora preoccupa e spaventa. Carrie è ancora in primo piano e dopo aver scoperto che l’uomo che viveva nell’appartamento di fronte non era legato a Sekou, dovrà ripartire e fare i conti con un’altra pista e un altro problema da risolvere partendo dalla rinnovata alleanza tra lei e Conlin che arriverà ad esporsi incurante delle conseguenze e di quello che potrà accadere. Perderemo un altro personaggio nella puntata di oggi?
ANTICIPAZIONI DEL 24 LUGLIO, EPISODIO 6 “IL RITORNO”
Grazie alle foto che Quinn le ha consegnato, Carrie scopre che l’uomo presente nell’appartamento di fronte al proprio non era collegato a Sekou. Grazie a Conlin, si scopre che la jeep ritratta appartiene invece ad un’agenzia che sta assumendo ex agenti federali ed ha accesso ad un volume importante di dati segreti. Carrie intanto raggiunge Quinn nell’istituto psichiatrico in cui è stato rinchiuso e viene accusata di fare parte della cospirazione contro di lui. Intanto, Saul scopre che la CIA non ha ricevuto alcuna relazione sugli spostamenti di Rivlin, l’agente israeliano che ha prelevato Ysmael, e trova un collegamento fra l’ufficiale e Dar Adal. Più tardi, Carrie scopre che Conlin è stato ucciso ed ha modo di vedere il killer, riconoscendolo come l’uomo presente nelle foto scattate da Quinn. Quella notte, l’ex soldato viene prelevato di nascosto dagli uomini di Astrid.
ECCO DOVE SIAMO RIMASTI NELL’ULTIMA PUNTATA DI HOMLAND 6
Nella prima serata di oggi, lunedì 24 luglio 2017, la Fox trasmetterà un nuovo episodio di Homeland 6, in prima Tv assoluta. Andrà in onda il 6°, dal titolo “Il ritorno“. Prima di scoprire le anticipazioni, ecco dove siamo arrivati la settimana scorsa: in seguito all’attentato precedente, l’America entra nel panico e si parla già di un nuovo 11 settembre. Il bilancio delle vittime rimane incerto, ma per sicurezza la Keane (Elizabeth Marvel) viene portata in una struttura segreto e divisa dal resto del suo staff, compreso il Capo di Gabinetto. Brett O’Keefe (Jake Weber) accusa pubblicamente la Presidente neo eletta di essere responsabile di quanto accaduto e la spinge ad agire nell’immediato. Nel frattempo, Reda (Patrick Sabongui) avvisa Carrie (Claire Danes) che l’FBI lo ha convocato e che all’interno del furgone esploso c’era Sekou. Per evitare il peggio, richiede che raggiunga subito i familiari del ragazzo e le rivela che le scuole sono state chiuse, visto che la città è blindata. La figlia rimane così insieme a Quinn (Rupert Friend), che continua ad entrare ed uscire dai suoi stati di paranoia. Mentre Carrie cerca di tranquillizzare madre e sorella di Sekou, Quinn diventa oggetto di pressioni da parte dei giornalisti. Latisha (Elena Hurst) raggiunge l’appartamento per tenere compagnia a Franny (Claire Keane), ma le condizioni mentali di Quinn iniziano a peggiorare alcuni minuti dopo. Aggredisce infatti una delle giornaliste che si trova all’esterno e l’accusa di essere stata inviata da chi lo sta controllando. Nel frattempo, la Keane ha modo di parlare con Dar Adal (F. Murray Abraham) e ricevere i primi aggiornamenti sul recente attentato. In seguito, la casa di Carrie viene presa di mira da un gruppo di protesta e Quinn spara ad uno dei manifestanti. Impedisce inoltre a Latisha di allontanarsi con la bambina, ordinando ad entrambe di nascondersi nei sotterranei. In quel momento, Carrie viene informata di ciò che sta succedendo e trova la Polizia ad attenderla all’esterno. Cerca di convincere la Polizia delle intenzioni di Quinn, convinta che stia tenendo solo fede alle raccomandazioni che lei stessa gli aveva fatto quella mattina. La situazione tuttavia degenera quando i corpi speciali entrano in missione e cerca un accesso all’interno passando dal tetto. Quinn prende infatti in ostaggio uno degli agenti ed impone al resto della squadra di ritirarsi. Quella sera, la Polizia decide di permettere a Carrie di avvicinarsi alla propria abitazione. L’ex federale parla con Quinn attraverso le sbarre della finestra, prima di permettersi di accedere all’interno e solo dopo aver ricordato a Quinn di quanto ci tenga a lui. Si ritrova con l’ex soldato armato fino ai denti e le riferisce di credere che il poliziotto catturato sia in realtà un impostore. Poco dopo, la squadra speciale fa irruzione nella casa e punta il laser su Quinn, ma Carrie gli fa scudo con il proprio corpo. Mentre O’Keefe intervista Morse, Presidente in carica in seguito all’attentato, Carrie visiona le foto presenti nel cellulare di Quinn, le prove di cui le ha parlato prima che venisse prelevato. Scopre così che l’ex soldato potrebbe aver ragione e che ha fatto anche degli scatti al furgone coinvolto nell’attentato.