LE INFLUENZE DI LAURYN HILL E I FUGEES

C’è anche Mohmood tra coloro che hanno dato vita al recente Wind Summer Festival, organizzato a Roma alla fine di giugno, vero nome Alessandro Mahmoud, nato a Milano nel settembre del 1992. Nel corso di un’intervista rilasciata a cinque mesi dalla sua apparizione sulle tavole del Teatro Ariston ha parlato in maniera diffusa della sua professione e delle sue prospettive, affermando la sua fiducia nell’esistenza di uno spazio anche per chi, come lui, è in fondo alle prime armi. Ha inoltre voluto ricordare come il brano sanremese sia un’ode alla solitudine, affermando di avere con essa un rapporto ormai consolidato, derivante dall’essere figlio unico. Ha poi voluto puntualizzare come pur sentendosi italiano, non abbia mai voluto recidere del tutto il cordone ombelicale che lo lega alla patria paterna, l’Egitto. Pur essendosi recato poche volte nello stato africano, Mahmood non ha potuto fare a meno di interessarsi alle complesse vicende che lo hanno caratterizzato negli ultimi anni, augurandosi che le difficoltà possano infine appianarsi. Per quanto riguarda le sue influenze, Mahmood si è formato principalmente sulla musica soul, anche se nel corso degli ultimi anni ha iniziato ad interessarsi anche di elettronica, proprio su spinta dei suoi produttori. In un’altra intervista, rilasciata stavolta a Rockol, ha ricordato come il suo mito sia Lauryn Hill, indicando invece in The score, dei Fugees, l’album che lo ha appassionato maggiormente, sino a spingerlo a consumarlo a furia di risentirlo. Inoltre ha ascoltato nel corso degli anni una grande quantità di musica soul e r&b, a partire da Jasmine Sullivan, Frank Ocean e John Legend.



MAHMOOD TRA XFACTOR E IL FESTIVAL DI SANREMO

Il giovane artista meneghino, nato da padre egiziano e madre sarda, ha iniziato ad appassionarsi presto di musica, tanto da prendere lezioni di chitarra e di canto, prima di diplomarsi presso il liceo linguistico Dardi. Una volta terminato il suo percorso scolastico ha quindi cominciato a lavorare in qualità di cameriere in un bar del capoluogo lombardo, senza però tralasciare la sua grande passione per la musica, tanto da continuare a comporre accompagnandosi stavolta con le tastiere. Nello stesso arco di tempo ha inoltre frequentato per un biennio i corsi del CPM, ove ha avuto occasione di costruirsi una fitta rete di relazioni sociali. Tra le amicizie instaurate in questo periodo anche quella con Marcello Grilli, un coetaneo con il quale ha presto scoperto di condividere la passione per la musica elettronica. Inoltre ha fatto parte di un coro coreografato, chiamato Glik, grazie al quale ha imparato ad armonizzare, lavorare all’interno di un gruppo e riuscire a stare su un palco con una adeguata presenza scenica. Dopo aver partecipato ad una serie di concorsi canori a livello locale, nel 2012 si è iscritto alla sesta edizione di X Factor, riuscendo a farsi scegliere dalla giuria per gli home visiti che non ha superato, che gli ha procurato una prima incipiente popolarità tra il grande pubblico che segue il talent show di Sky. Dopo X Factor la sua carriera ha attraversato un momento di stasi, per poi tornare a salire grazie alla partecipazione al Festival di Sanremo nel 2016, in cui ha presentato il brano Dimentica.

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