ECCO PERCHÈ VEDERLO
Sono molti i motivi per vedere Il caso Kerenes, il film che questa sera è stato possibile guardare su RaiTre, in primis l’importanza della tematica al centro della pellicola. Si parla infatti del rapporto madre-figlio che arriva ad assumere un significato molto più ampio. La protagonista Cornelia cerca infatti attraverso Barbu se stessa e quindi l’affermazione della sua personalità. La figiuarda del genitore in questo caso non è una figura positiva ma anzi di una persona egocentrica, che mette i suoi interesse davanti e che incide negativamente sul futuro dei figli. Il caso Kerenes presenta anche uno spaccato dedicato ad un tratto della società romena, quella corrotta e di una nuova borghesia priva di morale, senza scrupoli e senza alcuna giustizia se non quella che viene creata a proprio piacimento e comodità.
LA CARRIERA DEL REGISTA
Calin Peter Netzer, nato a Petro?ani, 1º maggio 1975, è un regista e sceneggiatore rumeno. Ha vinto il Premio speciale della giuria del Festival del film Locarno nel 2003 per Maria e l’Orso d’oro al Festival internazionale del cinema di Berlino nel 2013 con Il caso Kerenes (Pozitia Copilului). Nel 2013 Calin Peter Netzer ha vinto a Berlino l’Orso d’oro per l’intenso «Il caso Kerenes»; quattro anni dopo punta ancora al palmarès con «Ana, mon amour», una storia d’amore tra un ragazzo e una ragazza che si sono conosciuti all’università. I problemi mentali di lei, però, porteranno la loro relazione al fallimento. Ritornando al Il caso Kerenes, il film vive emozioni intense puntando sulle dinamiche e suoi problemi che deve affrontare una famiglia. In film che rappresenta anche una critica all’alta borghesia romena.
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LE PAROLE DEL REGISTA
Il caso Kerenes è un film drammatico che racconta le dinamiche che si creano all’interno delle famiglie. Un film forte che non è nato per caso ma da una riflessione profonda del regista Calin Peter Netzer che ha cominciato a pensare alla trama del film quando, insieme allo sceneggiatore, hanno cominciato a riflettere sulle rispettive vite e sui problemi che, ogni giorno, i membri di una singola famiglia devono affrontare. “Abbiamo cominciato a discutere delle nostre vite e dei rapporti che abbiamo con la nostra famiglia, approdando alla fine al rapporto che abbiamo con le nostre madri, che abbiamo articolato sotto forma di finzione. Nel film, si tratta di una relazione quasi patologica. È ambientata all’interno della classe alta anche perché è molto più probabile trovarvi un comportamento simile che non in quelle più basse. E proprio perché questa storia mi è molto vicina, volevo affrontarla nel modo più obiettivo possibile, convogliando sentimenti, idee, esplosioni emotive in un racconto dall’autenticità quasi documentaristica”, ha raccontato il regista come si legge su Cineblog.it (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
CURIOSITÀ SUL FILM IN ONDA SU RAI 3
Il caso Kerenes è uno dei film che ha ottenuto maggiori consensi da parte della critica negli ultimi anni. Si tratta di una produzione a basso costo che ha saputo però convincere per la storia claustrofobica e l’intensità dei dialoghi, tanto da guadagnarsi il prestigiosissimo riconoscimento della vittoria dell’Orso d’Oro al Festival di Berlino. In particolare, è stata apprezzata l’interpretazione dell’attrice Luminita Gheorghiu nella parte di Cornelia Kerenes, una donna disturbata ma dalla volontà d’acciaio, che vive il rapporto con il figlio come una vera ossessione nonché come unica ragione di vita. Una prova da grande attrice protagonista che attraversa praticamente il film nella sua interezza, con la personalità dominatrice della donna che viene trasmessa in ogni inquadratura. Un film che rappresenta anche una critica all’alta borghesia romena, che si sente intoccabile dopo i privilegi di trent’anni di dittatura: un approfondimento inusuale in Romania dove spesso il cinema ha analizzato i risvolti popolari del totalitarismo, ma non quelli legati alle elite che ne hanno fatto parte.
IL CAST NEL FILM ROMENO SU RAI 3
Il caso Kerenes è un film romeno del 2013 che sarà trasmesso nella prima serata televisiva di Rai 3 oggi, giovedì 27 luglio 2015 alle ore 21.15. Pellicola diretta dal regista Calin Peter Netzer, è un film che è stato realizzato con una produzione e un cast completamente romeni, con Luminita Gheorghiu nella parte della protagonista Cornelia Kerenes, la madre, mentre la parte del figlio Barbu viene interpretata da Bogdan Dumitrache. Florin Zamfirescu interpreta il ruolo di Domnul Fagarasanu, Natasa Raab è Olga Cerchez, Vlad Ivanov e Dinu Laurentiu e Ilinca Goia interpreta il ruolo di Carmen.
IL CASO KERENES, LA TRAMA
Cornelia Kerenes è una donna dell’alta borghesia romena, benestante e dedita a una vita noiosa ma piena di agi. Tuttavia, al di là della vacuità dalla quale è circondata, l’unico interesse sincero sembra essere il rapporto con il figlio Babu. Un ragazzo ormai cresciuto, viziato, che non riesce però a ritagliarsi una sua vera indipendenza a causa delle attenzioni ossessive della madre, che riversa su di lui una quantità di affetto eccessiva rispetto a quanto sarebbe davvero necessario per un uomo adulto. Questo non fa che allontanare Babu dall’ossessiva presenza della madre, che gli sarà però necessaria quando si ritroverà coinvolto in una vera tragedia. Babu infatti investirà con la sua automobile un ragazzino di soli quattordici anni, uccidendolo.
Cornelia ne approfitterà per riportare il figlio sotto la sua influenza totale e al tempo stesso farà di tutto per evitargli la prigione, ignorando anche i risvolti che il dramma della morte di un ragazzo così giovane provoca sulla società. La prigione d’avorio che Cornelia ha di fatto preparato per Babu si rivelerà anche peggiore di quella reale alla quale il ragazzo sarebbe destinato. L’incidente porta a galla l’ossessività della donna e soprattutto l’ossessione verso il figlio. Babu comprende dunque come affrancarsi dall’affetto soffocante e dal desiderio di dominio della madre: come in una vera tragedia che affonda le sue radici nella tradizione del teatro greco, Babu comprende dunque come l’incidente possa essere in realtà un’opportunità per vivere una catarsi e spezzare definitivamente le catene che lo legano all’ingombrante madre. Cornelia si troverà invece di fronte, una volta per tutte, ad una vita segnata dall’ossessione del controllo e della voglia di dominare l’ambiente circostante tramite il despotismo e l’amore soffocante verso il figlio: il dramma dell’incidente costringerà la donna ad affrontare domande e questioni che sono rimaste irrisolte nel corso di tutta la sua vita.