GIANCARLO SBRIZIOLO E LA NASCITA DEL SOPRANNOME ”LALLO”
Tra i protagonisti della serata di Techetechete su Rai Uno ci saranno anche i Dik Dik. Tra i leader del gruppo attualmente c’è ancora Giancarlo Sbriziolo. Questi è stato tra il 1965 e il 1978 poi ancora tra il 1982 e oggi la voce e il basso del gruppo. Se andiamo sul sito ufficiale dei Dik Dik possiamo poi scoprire perché tutti lo chiamano da sempre ”Lallo”. La spiegazione è semplice perché da piccolo la sorella minore lo chiamava in quel modo. Spiega Sbriziolo: “Dopo anni che mi chiamano così ho iniziato a pensare che questo sia il mio vero nome”. Lo stesso artista dei Dik Dik poi racconta le sue emozioni da cantante con un inizio quando aveva dieci anni e cantava da solo tra le mura di casa, provando a imitare i cantanti più famosi all’epoca. A oggi è una vera colonna di questo gruppo che compone insieme a Pietro Montalbetti ed Erminio Salvaderi che rispetto a lui sono sempre stati all’interno del gruppo, senza mai lasciarlo come capitato a Sbriziolo in due occasioni. (agg. di Matteo Fantozzi)
PIETRO MONTALBETTI E LA PASSIONE PER LA SCRITTURA
Non solo cantante ma anche scrittore: Pietruccio Montalbetti, leader dei Dik Dik, è arrivato alla stesura del suo quarto libro, che spiega nel corso di un’intervista rilasciata a gpmagazine. “Nasce dalla mia voglia di viaggiare nel momento in cui ho avuto con i Dik Dik il mio più grande successo ‘Sognando la California’. – racconta – Mi sono ritrovato per caso e volevo fare l’esploratore. Con il successo ho avuto paura di perdere la dimensione della vita. Non sapevo più chi ero. Quello sconosciuto di prima o quello che tutti ammiravano e idolatravano. – poi Montalbetti continua – Su suggerimento della mia fidanzata, per questo feci anche cinque sedute di analisi. Così dopo qualche anno iniziai un percorso che mi portò a fare viaggi in solitaria. Cominciai con il Messico e da lì non mi sono più fermato”.
IL TOUR E LE CRITICHE AI TALENT
Ai Dik Dik saranno dedicati alcuni dei frammenti di Techetechetè di questa sera, il famoso gruppo musicale italiano nato nel 1965 e noto per brani come Senza luce e L’isola di Wight. I Dik Dik sono tutt’ora in attività ed attualmente sono in tour in giro per l’Italia a regalare emozioni ai loro tantissimi fan. Tra gli ultimi concerti tenuti dalla band sono da citare la tappa di Belluno, tenutasi in Piazza del Duomo, e quella di Civitanova marche nella suggestiva cornice dello Shada Beach Club, in occasione della rassegna musicale dedicata alla musica del passato intitolata The summer is magic. Il 5 agosto poi, i Dik Dik si esibiranno a Forte dei Marmi assieme ad una altra grande band italiane, Le Orme. Nel 2015, i Dik Dik hanno pubblicato un album speciale che raccoglie tutti i loro maggiori successo, in occasione dei loro 50 di attività musicale dal titolo 50…il sogno continua. Tra i singoli contenuti nel loro ultimo lavoro discografico troviamo due brani scritti da Mario Lavezzi, ovvero Punto su di te e Sulla nuvola. Il frontman dei DIk Dik, Pietruccio Montalbetti, fu al centro di un’infuocata polemica contro Marco Carta, vincitore del Festival di Sanremo di quell’anno, e in generale con i giovani talenti, consacrati dai talent show. Montalbetti nel corso di un’intervista, senza mezzi termini e con parole piuttosto forti, si scagliò contro il sistema che sfruttava i giovani cantanti, rendendoli dei disadattati, non dandogli le basi per avere una carriera solida e duratura, e facendo l’esempio di Carta, ovviamente la replica del cantante non si fece attendere, scatenando un botta e risposta piuttosto acceso, conclusosi con le scuse di Montalbetti.
I DIK DIK, LA CARRIERA E GLI INIZI CON BATTISTI E MOGOL
I Dik Dik nacquero ufficialmente nel 1965. In quell’anno, dopo aver ottenuto un contratto discografico con la Dischi Ricordi, cambiarono infatti il loro nome. La formazione, in precedenza, era nota come gli Squali. Proprio nel 1965 debuttarono con il brano 1,2,3 Se rimani con me, rifacimento del singolo di Len Barry. Il testo venne scritto, da un ancora anonimo Lucio Battisti, del quale sono rimasti grandi amici e che continuano a celebrare con spettacoli a lui dedicati. Ancora più successo ebbe la loro Sognando la California, adattamento della mitica California dreamin’ dei The Mamas & the Papas, il testo italiano venne scritto per loro da Mogol. Negli anni ‘80 il loro successo perde di spessore ma nel 1993, grazie a diverse partecipazioni televisive, tornano al Festival di San Remo affiancati da I Camaleonti, con il brano Come passa il tempo. Il singolo non approdò alla fase finale del Festival ma riscosse un discreto successo da un punto di vista commerciale.