Plinio Fernando non ha voluto rilasciare molte parole per la morte di Paolo Villaggio, non per un oltraggio particolare, ma perché resta il personaggio schivo che è stato tanto nei film quanto nelle varie carriere che ha intrapreso. Quel ricordo onesto e di omaggio che ha concesso all’agenzia Dire – qui sotto il testo integrale dell’intervista – restano le uniche parole della “vecchia” Mariangela, la figlia scimmiesca del ragioniere più amato d’Italia. Un commiato, un addio riservato, come lo è stato per la sua dipartita dal cinema: per Plinio infatti la carriera da scultore ha preso spazio, senza però tracciare una riga sopra tutto quello fatto in passato.



In un’intervista a Sky Mag di qualche anno fa Fernando ricordava comunque con affetto l’interpretazione di Mariangela Fantozzi, spiegando anche come «tutti i più grandi attori si sono cimentati nella loro carriera con ruoli femminili». Di contro, avrebbe voluto fare più ruoli maschili, ma questo è avvenuto con due film poco noti ai posteri ma che ebbero un discreto successo negli anni Settanta, “Strurmtruppen” e “Sballato, gasato, completamente fuso”. (agg. di Niccolò Magnani)



Non tutti conoscono la carriera artistica di Plinio Fernando, scopriamola insieme. Diplomato come perito meccanico  si interessa successivamente di teatro e si iscrive all’Accademia di Recitazione Stanislavskij al Teatro Anfitrione, debuttando con due commedie dirette da Sergio Ammirata: Allegro… con cadavere e Pupi e pupe della malavita in cui interpreta rispettivamente il comandante di un plotone di esecuzione e poi un gangster. All’età di 27 anni, viene avvistato per caso da persone che lo vogliono presentare a Luciano Salce. A tal proposito Fernando dirà: “Mi scelse il regista Luciano Salce, dopo che mi presentai a un provino in via Monte Zebio, qui a Roma. E Paolo Villaggio fu subito d’accordo”. Inizia così la carriera  che lo vede diventare famoso per l’interpretazione di Mariangela, figlia brutta e imbranata del ragionier Ugo Fantozzi. Grande dolore per la scomparsa del suo compagno di viaggio, Paolo Villaggio.



È uno dei grandi protagonisti della serie di Paolo Villaggio su Ugo Fantozzi. L’attore vestiva infatti i panni femminili di Mariangela, la figlia del ragioniere e di sua moglie Pina. La notizia della morte del collega, scomparso oggi a Roma a causa di una complicazione legata al diabete, lo ha colpito particolarmente: «Mi è dispiaciuto molto, sapevo che ultimamente non stava bene», ha dichiarato all’agenzia Dire. Plinio Fernando nella finzione era la figlia di Ugo Fantozzi, nella realtà era legato a Paolo Villaggio da un rapporto di stima. L’amicizia non era strettissima, ma il legame è stato comunque duraturo. «Era un grande attore, lo conoscevo da 40 anni. Tra noi c’era un rapporto di stima, cordiale, di amicizia anche se superficiale, legata soprattutto ai film che giravamo», ha raccontato l’attore. Si sono visti l’ultima volta tre anni fa in occasione della Festa del Cinema a Roma.

Non è stato semplice per l’attore Plinio Fernando interpretare il ruolo di Mariangela, la primogenita di Fantozzi. La scelta all’epoca fece molto discutere, ma si rivelò efficace nella caratterizzazione del personaggio. Con Paolo Villaggio ha girato otto film, quindi ha avuto modo di scoprire in prima persona le qualità del collega: «Grande attore, capace di entrare subito nel personaggio». Da tanti anni però Plinio Fernando ha abbandonato la recitazione: si è dedicato alla scultura, affinando la sua tecnica di allievo di grandi maestri come Marina Gozzi e Luigi Diotallevi. Non aveva dunque gli stessi interessi di Paolo Villaggio: «Tra di noi c’era più di una generazione di differenza, quindi avevamo interessi diverse e avevamo preso strade diverse. Credo che mancherà a tanti uno come lui».