LA DEDICA SPECIALE DEGLI AMICI DI SEMPRE

Gianni sale finalmente sul palco. A lui è dedicata L’emozione non ha voce, titolo che si traduce in un drammatico presagio della sua condizione attuale. Gianni è impossibilitato a parlare, sebbene la sua emozione sia palese e – letteralmente – non necessiti di essere espressa. Il 15 gennaio 2010 Bella fu colpito da un ictus. Ricoverato presso l’ospedale San Giorgio di Ferrara, ottenne da subito notevoli miglioramenti. La sua degenza durò sette mesi, al termine dei quali l’artista potè tornare alla vita di sempre. Per una curiosa beffa del destino, però, Bella non potrà più cantare. Il suo ultimo lavoro degno di nota risale al 2006, data di inizio dell’opera teatrale Storia di una capinera scritta a quattro mani con l’amico Mogol. (agg. di Rossella Pastore)



UNA VITA DEDICATA ALLA MUSICA

Gianni Bella sarà naturalmente il protagonista di Una serata Bella per te, Gianni, programma in onda su Rete 4 a lui espressamente dedicato. Nato a Catania nel marzo del 1947, Gianni Bella si è trasferito a Milano alla fine degli anni ’60 al seguito della sorella Marcella, che stava muovendo i primi passi nel mondo dello spettacolo. Dopo aver avuto un ruolo fondamentale nel successo di Marcella, per la quale ha composto la parte musicale di Montagne Verdi, Gianni ha quindi iniziato a pensare alla sua carriera solista, ottenendo presto un buon successo con Più ci penso. 



La grande popolarità è quindi arrivata nel 1976, quando con Non si può morire dentro ha trionfato al Festivalbar e scalato la vetta della classifica di vendita riservata ai singoli, rimanendoci per molte settimane. Un successo ripetuto due anni dopo con No, anch’essa presentata al Festivalbar e premiata da ottimi risultati di vendita. Negli anni successivi, pur continuando a rimanere su buoni livelli compositivi, l’artista siciliano non è però più riuscito a raggiungere i successi di quegli anni, rimanendo infine confinato nel ruolo di compositore.

Nel 2010 è stato colpito da un ictus, venendo ricoverato a Ferrara, ove è rimasto in convalescenza per circa sette mesi, per poi tornare all’attività una volta dimesso. Tuttavia gli sono rimasti alcuni problemi nell’articolazione del linguaggio. Per superarli si è affidato alla figlia Chiara, che è stata ben lieta di adoperarsi al fine di mantenere i contatti con la stampa specializzata. Proprio lei ha perciò risposto alle domande della Gazzetta di Parma, ricordando alcuni episodi chiave della carriera paterna, iniziando dalla nascita dell’amore per la musica, quando Gianni Bella era ancora un bambino, reso ancora più forte dalla prima chitarra, regalatagli da un amico all’età di 13 anni. 



Per quanto riguarda la canzone da lui più amata, Chiara ha affermato che in effetti la scelta ricade su tre pezzi, ovvero L’arcobaleno, Il profumo del mare e La fila degli oleandri.
Non poteva mancare un accenno al rapporto con la sorella Marcella, che è ancora molto forte e con Mogol, che è sempre rimasto accanto all’artista etneo in virtù di un’amicizia mai venuta meno.

GIANNI BELLA, LA FESTA PER I SUOI 70 ANNI

In occasione dei suoi 70 anni, sono stati molti i colleghi che hanno voluto rendergli omaggio, a partire proprio da Mogol, che non ha esitato a definirlo un vero e proprio genio musicale. Gianni Morandi ha invece ricordato di averlo conosciuto durante il varo della nazionale di calcio dei cantanti e di aver da quel momento intrattenuto con lui un rapporto di grande amicizia e stima, da un punto professionale. Anche Luca Barbarossa ha voluto sottolineare la ventata d’entusiasmo portata da Gianni Bella nella nazionale cantanti, dispiacendosi al contempo di non aver mai potuto lavorare con lui, pur avendone cantato un brano, L’emozione non ha voce, nel corso di una trasmissione dedicata a Mogol.