GLI ESORDI
Luca Tommassini si confessa nell’intervista rilasciata a La Stampa il 29 luglio: il ballerino è reduce dal successo della scorsa edizione di X Factor, dove ha ricoperto il ruolo di coreografo e direttore artistico. Tra le altre esperienze recenti, quella di giurato a Dance Dance Dance; e ancora il musical dei Manetti Bros, e il megashow con Andrea Bocelli in quel di Lajatico, casa sua. Insomma, la carriera di Luca Tommassini è in piena ascesa. La vita del ballerino, però, non è sempre stata tutta rosa e fiori: “Da ragazzino sono stato vittima di bullismo”, racconta. “La danza mi ha salvato. È stato Enzo Paolo Turchi a scoprirmi, all’epoca ero suo allievo. Fu grazie a lui che ebbi l’occasione di debuttare con artisti del calibro di Madonna, Jackson, Prince, Eminem, Björk…”. E poi? “Poi è finita un’epoca, l’America ha smesso di piacermi. Ho avuto voglia d’Italia”. X Factor la sua consacrazione, a cui ammette di dovere molto. “Per l’edizione 2017 siamo già al lavoro: la scenografia del live e quella della finale sono quasi pronte”.
DA X FACTOR AL SUCCESSO INTERNAZIONALE
Dopo X Factor, le proposte di lavoro sono cresciute esponenzialmente. I Manetti, ammette, non li conosceva: loro hanno conosciuto lui per via del programma. Due anni fa, a film appena abbozzato, il primo incontro a Milano. “Questa volta abbiamo i soldi per permetterci Tommassini”, si dissero. Script e coreografie sono state curate da lui. “Intervenivo mano mano che la sceneggiatura veniva scritta. La musica è venuta dopo”. Alla loro scuola “ho imparato l’arte dell’improvvisazione, che gli americani non praticano: i loro musical sono regali di Natale pronti, inscatolati e infiocchettati. Quello dei Manetti invece è una mela rubata dall’ albero”. Nel passato di Tommassini tanto cinema hollywoodiano. “Mi è riuscito di far ballare Angelina Jolie: se riesci con lei, puoi con tutti”, rivela, non nascondendo una certa avversione della Jolie per la danza. Degno di nota anche il suo contributo in Zoolander 2, quando insegnò agli attori a muoversi in passerella: “Quella della sfilata è una scena cult”, ricorda nostalgico.
PROGETTI FUTURI
Tornando in Italia, Verdone gli ha proposto di curare le coreografie di Benedetta follia: “Verdone mi ha permesso di creare uno spazio tutto mio”. L’esperienza più bella, comunque, rimane quella con Ivan Cotroneo in Un bacio, per il quale curò i “sogni a occhi aperti” dei protagonisti. Ultimo appuntamento in agenda, il concerto evento di Andrea Bocelli vicino Pisa. Per il secondo anno curerà la regia: un laghetto, raggi laser e giochi pirotecnici, centinaia tra ballerini e comparse, una grande orchestra, decine di artisti. Tra loro, anche Carla Fracci: “Sulle note dell’Ave Maria entra in scena con un abito di carta, madonna laica e madre Terra. Amò ciò che feci per lei nel 2002 e spero di non deluderla”. Solo due giorni per mettere in moto il tutto: “Ma è sotto stress che rendo meglio”.