IL MISTERO INTORNO A L’ARCOBALENO
Mogol sale sul palco tra gli applausi del pubblico. Lo fa per raccontare la controversa genesi de L’arcobaleno, singolo di Adriano Celentano scritto a quattro mani con Gianni Bella. La canzone fu al centro di una leggenda metropolitana che voleva il testo scritto nientemeno che dallo spirito del defunto Battisti. Questi, di fatto, si sarebbe messo in contatto con la medium Paola Guidelli, a cui avrebbe suggerito di contattare Giulio [vero nome di Mogol] per chiedergli di scrivere una canzone dedicata all’arcobaleno. La canzone fu un gran successo, sebbene due anni più tardi la Guidelli ammise di essersi inventata tutto. “L’ho fatto”, dichiarò, “per dimostrare quanto al mondo si speculi sul paranormale e come la legge non tuteli i diritti di chi non c’è più. E per aiutare la gente a capire chi, tra i presunti amici di Lucio Battisti, lo fosse davvero e chi no”. La canzone fu vissuta come una vera e propria esperienza mistica dallo stesso Celentano, che registò la canzone in casa sua a notte fonda, emozionandosi udibilmente alla fine dell’inciso. (agg. di Rossella Pastore)
HA SCRITTO CANZONI PER RAMAZZOTTI E CELENTANO
Uno degli ospiti più attesi di Una serata Bella per te, Gianni, è senz’altro Mogol, il cui vero nome è Giulio Rapetti, nato nel 1936 a Milano. È considerato uno dei più grandi parolieri italiani, oltre che produttore e scrittore. La sua carriera artistica è ricordata soprattutto per il sodalizio artistico con Lucio Battisti. L’attività di paroliere di Mogol si è quasi fermata definitivamente dopo gli anni 2000. Nel 2015 ha scritto un brano interpretato da Eros Ramazzotti dal titolo Sbandando. Nel 2000 ha invece scritto diverse canzoni per Adriano Celentano con musiche di Gianni Bella, come Lago rosso, Ti prenderà e Per averti.
Il famoso paroliere italiano, noto per aver scritto decine e decine di canzoni per grandi artisti come Lucio Battisti, è ormai da anni protagonista di una lunga battaglia legale proprio contro gli eredi di Battisti, in merito ai diritti dei loro brani. A ingarbugliare ancora di più la delicata situazione c’è poi la situazione finanziaria della società Acqua Azzurra, fondata nel 69 da Mogol e Battisti.
La società, di cui sono soci Mogol e la vedova di Battisti, è in liquidazione e i diritti di brani come Emozioni o Acqua azzurra acqua chiara rischiano di essere ceduti per un costo irrisorio al miglior offerente. Nonostante la vendita, gli eredi di Mogol e Battisti continueranno comunque a percepire percentuali importanti dei diritti d’autore dei brani.
MOGOL, LO SCONTRO CON LUCIO BATTISTI
Lo scontro epocale tra le due famiglie rispecchia il rapporto burrascoso tra Mogol e Battisti, culminato nella loro rottura artistica e personale nell’ultima parte della carriera del cantante. A raccontare quest’amara vicenda è stato lo stesso Mogol in un’intervista rilasciata su Tiscali.it. Anche in quel caso la discordia fu provocata da problemi contrattuali e diritti d’autore