L’addio di Jeanne Moreau non può lasciare indifferenti, si spegne infatti un’attrice incredibile che ha fatto la storia del cinema francese ed europeo. La sua ultima apparizione risale al 2013 quando l’avevamo vista recitare in A Lady in Paris. Nel film diretto da Ilmar Raag e scritto da questo insieme a Lise Macheboeuf e Anges Feuvre interpretava il ruolo di Frida. Questa è una donna anziana che deve essere assistita da Anne (Laine Magi). Tra le due nascerà un rapporto davvero molto particolare e pieno di situazioni complesse dal punto di vista sentimentale. Ci troviamo di fronte a una prova di grande impatto emotivo, di un’attrice che ha dimostrato di essere una professionista fino all’ultimo e che se n’è andata in punta di piedi lasciando un grandissimo vuoto. Sono innumerevoli i suoi successi, ma di certo rivedere oggi questo piccolo capolavoro di appena quattro anni fa ci regala grandissima commozione. (agg. di Matteo Fantozzi)
JEANNE MOREAU ICONA DI STILE E DEL CINEMA DAGLI ANNI ’50 AI ’70
LE PAROLE DI MACRON
Addio a Jeanne Moreau, icona del cinema francese. Il suo caschetto biondo, quel sorriso e l’immancabile sigaretta accesa resteranno vivi nell’immaginario collettivo. L’attrice e regista se ne è andata lasciandoci in eredità una imponente filmografia, che lei non ha mai chiamato carriera. «Per me è un modo di vivere, un dono. Ho sempre scelto di seguire artisti che ammiravo, rifiutando anche ruoli importanti. Per me è sempre stato così». Con una nota anche il presidente francese Emmanuel Macron le ha voluto rendere omaggio: «Con lei scompare un’artista che incarnava il cinema nella sua complessità, la sua memoria, la sua ambizione». Da ragazza voleva fare la violinista, poi la ballerina. Ma quando accompagna le amiche a vedere l’Antigone a teatro capisce che la sua strada era un’altra, quella del palcoscenico. Tra i premi che riceve c’è anche il Leone d’Oro alla carriera, ricevuto nel 1992 dalla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. (agg. di Silvana Palazzo)
SI È SPENTA A 89 ANNI
Una vita di successi e mai di eccessi perché attori si nasce e Jeanne Moreau lo aveva nel sangue. Classe, stile e doti fuori dal comune per la bella attrice francese simbolo della Nouvelle Vague che oggi si è spenta all’età di 89 anni. La notizia è stata resa nota dal suo agente proprio qualche ora fa quando, alle 7.30, è stata trovata priva di vita nella sua casa. Un’attrice dalle mille sfumature che non conquistò solo il posto di icona del cinema francese e del movimento “verista” che lo investì alla fine degli anni ’50, ma anche la dorata Hollywood che in lei ci ha visto la capacità di essere drammatica e sensuale nello stesso tempo. E’ stata una vera e propria musa per registi come Louis Malle e di Francois Truffaut ma anche l’italiano Michelangelo Antonioni che la volle con sé per “La notte”. Grazie a personaggi ambigui e inarrivabili, Jeanne Moreau ha dato vita ad oltre 100 pellicole alle quali ha presto parte come interprete.
DALL’OCCUPAZIONE NAZISTA AL CINEMA
Jeanne Moreau nasce nel 1928, il 23 gennaio, da padre ristoratore e da madre ballerina, cresciuta nella capitale francese occupata dai nazisti ha subito ceduto al fascino della letteratura e del teatro contro il volere paterno e dopo aver frequentato il liceo e il Conservatoire, decise di andare all’Accademia d’arte drammatica parigina. La vera svolta arrivò proprio tra gli anni ’50 e gli anni ’60 con i film che rappresentato la Nouvelle Vague di cui lei è stata regina assoluta per qualche periodo. Quando negli anni ’70 la sua carriera ha subito un piccolo stop, per lei arrivò il momento di dedicarsi addirittura alla regia dirigendo Lumière – Scene di un’amicizia tra donne nel 1975. Anche se le sue apparizioni erano diventate ormai sempre più sporadiche anche negli ultimi anni si era regalata nuovi ruoli “impegnati” con Il tempo che resta (2005) di F. Ozon, Gebo et l’ombre (2012) e Lady in Paris (2013) in omaggio a Parigi e al cinema francese che lei stessa ha rappresentato fino alla fine, in modo eccellente.