Filippo Neviani, in arte Nek, vince in Cassazioni una battaglia importante. Può usare lo pseudonimo con il quale è conosciuto come cantante e non deve chiedere alcuna autorizzazione per l’utilizzo di questo nome ai vecchi componenti del gruppo musicale. Nome ‘portato’ via quando ha iniziato la sua carriera da solista. A stabilire il tutto la Cassazione che ha respinto il ricorso di Antonio Verrascina, ex componente della band nata all’inizio degli anni Novanta. Verrascina chiedeva a Nek di essere risarcito per non aver ricevuto il versamento di una somma di danaro dai primi album del cantante emiliano. Inoltre Verrascina avrebbe trascurato il suo negozio di strumenti musicali per gettarsi anima e corpo nel destino del gruppo costituito anche dal batterista Claudio Govi.
NEK, IL CANTANTE PUO’ USARE IL SUO NOME D’ARTE
FILIPPO NEVIANI VINCE IN CASSAZIONE
Nessun obbligo quindi per Filippo Neviani, nemmeno sul versante dei diritti per i primi tre dischi. Intanto eri il cantante ha inaugurato il Trento Summer Festival che giunge alla sua IV edizione. Domani sul palco di Piazza Fiera nel cuore della città di Trento. Con il suo “Unici in Tour” partito il 29 aprile con cui promuove il suo ultimo disco da cui il tour prende il nome. “Unici” (Warner Music), uscito in Italia quest’autunno ed entrato subito ai vertici delle classifiche (Disco d’Oro per le vendite) è il 13° album di inediti dell’Artista e contiene il singolo “Differente”, attualmente tra i brani più trasmessi dalle radio italiane e le hit degli scorsi mesi “Uno di questi giorni” e la title track “Unici”.